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Patuanelli risponde all'operaio che vende la Whirlpool via eBay

Il ministro Patuanelli risponde a un operaio che vende la Whirlpool su eBay

La replica seccata del ministro Patuanelli alla provocazione di un operaio della Whirlpool che ha messo in vendita l'azienda su eBay.

Se voleva fare scalpore, ci è riuscito. Un operaio dello stabilimento Whirlpool di Napoli ha messo l’azienda in vendita su eBay per provocazione e il ministro Stefano Patuanelli gli ha risposto per le rime su Facebook: “Accetto le critiche, non le balle“.

Patuanelli all’operaio sulla vendita di Whirlpool su eBay

L’odissea dell’azienda di elettroomestici made in Usa in Italia non placa le proteste. Anzi, le sposta dai sit-in sul web. È ciò che ha pensato di fare l’operaio di Whirlpool, Gianni Del Gaizo. L’uomo, che lavora presso lo stabilimento di Napoli, ha inserito l’annuncio: “Cedesi fabbrica di lavatrici, causa incapacità di gestione delle politiche industriali“. Un’inserzione che Del Gaizo ha definito provocatoria, in un momento in cui diverse famiglie sono a repentaglio per la chiusura della fabbrica. I dipendenti partenopei non solo chiedono che Whirlpool non sia venduta, ma anche che il Governo dia garanzie su tutta la faccenda. L’annuncio è caduto sotto lo sguardo del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. Nell’inserzione, il ministro è menzionato in tono ironico: “Per info, contattare il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli solo dopo cena essendo impegnato durante il giorno nelle dirette Facebook“. Patuanelli ha, allora, contattato l’uomo dicendogli che è pronto alle critiche, “non alle balle“.

L’operaio risponde al ministro

Del Gaizo si sarebbe aspettato un’altra risposta dal ministro, cioè che Whirlpool non può mettere a rischio il posto di lavoro di oltre 400 dipendenti con le loro famiglie. La risposta di Patuanelli è stata quella di un “politico che lavora anche di domenica“. Per questo, l’operaio ha voluto rispondergli con un post via Facebook: “Volevo puntualizzare che rinfacciare a un cittadino […] di lavorare di domenica alle 12:30 risulta poco elegante per la posizione che si occupa. Sarà anche un sacrificio vedere poco i propri figli – continua Del Gaizo -, ma è molto più angosciante vederli ogni giorno senza sapere se si riuscirà a dare loro un futuro perché una multinazionale decide che invece di guadagnare 80 deve guadagnare 100“.

Whirlpool e lo stabilimento di Napoli: il caso

A maggio 2019, l’azienda ha preso la decisione di chiudere lo stabilimento di Napoli. La decisione è stata data tramite comunicato stampa: dal canto suo, la società s’impegnava a vendere a una società in grado di garantire la continuità industriale allo stabilimento e massimi livelli occupazionali, al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano. Subito dopo, la Fiom-Cgil ha risposto con una nota per ribadire il disappunto della chiusura del sito partenopeo al suono: “Napoli tradita da Whirlpool“.

Per i sindacati, la Whirlpool aveva “dato garanzie di investimenti e salvaguardia dell’occupazione in tutti gli stabilimenti del gruppo” per poi venire meno.