> > Coronavirus, quanto costano le navi da quarantena per i migranti?

Coronavirus, quanto costano le navi da quarantena per i migranti?

coronavirus navi quarantena

Con l'emergenza coronavirus i migranti che giungono sulle nostre coste devono transitare per le apposite navi da quarantena: ma qual è il loro costo?

Istituite dal governo italiano lo scorso 12 aprile nel contesto dell’emergenza coronavirus, le navi da quarantena sono imbarcazioni private che vengono al momento utilizzate per l’isolamento sanitario dei migranti che giungono sulle nostre coste. Al momento le navi utilizzate per la quarantena dei migranti sono i traghetti Rubattino e Moby Zaza, di proprietà della Compagnia Italiana di Navigazione, che dovrebbero terminare il loro servizio il prossimo 31 luglio, vale a dire quando sarà concluso lo stato di emergenza disposto dall’esecutivo lo scorso gennaio. La domanda che in queste settimane molti si stanno facendo è però un’altra: qual è il costo di queste imbarcazioni?

Navi da quarantena, quanto costano?

Stando a quanto riportato dalle testate giornalistiche, la somma versata alla Compagnia Italiana di Navigazione per il noleggio delle navi Rubattino e Moby Zaza oscilla tra 900mila euro e 1,2 milioni di euro, considerando anche che le due imbarcazioni non sono state utilizzate contemporaneamente per il contenimento dei migranti. La Rubattino ha infatti terminato il proprio servizio lo scorso 7 maggio, venendo sostituita il 12 maggio successivo dalla Moby Zaza il cui contratto è attualmente valido fino al prossimo 13 luglio.

Pur essendo attrezzate con strumentazione e personale sanitario, i traghetti non sono tuttavia considerabili delle navi-ospedale, come affermato anche dalla responsabile immigrazione della Croce rossa italiana Francesca Basi: “Le navi non sono ospedali, sono traghetti passeggeri, attrezzati per ospitare circa 250 persone. Dal 15 maggio la Moby Zazà ha ospitato 680 persone”. La Moby Zaza sta in questo momento ospitando i migranti della Ocean Viking sbarcati nella giornata del 6 luglio nelle acque di Porto Empedocle.

Sempre ha Basi ha in seguito spiegato la procedura di contenimento sanitario, con i migranti sbarcati che vengono trasportati sulla nave per quindici giorni in casi di tampone negativo al coronavirus. Chi invece risulta positivo rimane a bordo della nave fino a che il tampone non diventa negativo: “Abbiamo riscontrato una trentina di persone positive al test dall’inizio dell’operazione a maggio. Erano tutti asintomatici. Sono stati isolati a bordo della nave in una zona rossa, su uno dei ponti. Finché il tampone non è diventato negativo”.