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Insulti omofobi durante un intervento chirurgico: primario sospeso

Insulti omofobi durante l'intervento chirurgico, primario sospeso

L'Ordine dei Medici di Varese ha aperto un provvedimento disciplinare per un primario: avrebbe rivolto insulti omofobi a un paziente in anestesia.

Un primario è stato sospeso a seguito di alcuni insulti omofobi durante un intervento chirurgico. È quanto accaduto presso l’ospedale di Cittiglio, in provincia di Varese.

Insulti omofobi in un intervento chirurgico: il caso

Il fatto denunciato risale al 25 marzo scorso, in piena pandemia da Covid-19. Sfogandosi con alcuni colleghi in sala operatoria, un primario dell’azienda sanitaria Sette Laghi avrebbe esclamato: “Ma guardate se io devo operare questo ‘frocio’ di m...[…]. Non è giusto che in questo periodo di emergenza debba perdere tempo per operare questi ‘froci’“. La trascrizione del dialogo surreale è stata riportata dal Tg3. Al medico avrebbe poi risposto un medico lì presente: “Io sono ‘frocio’, lei ha qualche problema con i ‘froci’?“: il primario maleducato avrebbe invitato il collega ad uscire dalla sala, pur non avendo l’autorità per farlo. Un persona presente in sala operatoria ha presentato un esposto. Il primario è stato sospeso e l’Ordine dei Medici di Varese ha aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Al momento né l’azienda ospedaliera né il primario hanno commentato l’accaduto.

Insulti a un’infermiera: il precedente a Lecco

Il caso ricorda uno analogo avvenuto lo scorso ottobre a Lecco. Un’infermiera dell’ospedale Manzoni di Lecco è stata vittima di una serie di insulti omofobi. La donna si è trovata “Fuori da qua lesbica!” sul proprio armadietto. La donna ha riferito l’episodio al sindacato Uil e ha denunciato l’accaduto al presidio degli agenti di polizia all’interno della stessa struttura ospedaliera. Si è trattato solo dell’ultimo episodio nella struttura ospedaliera. Le battute sarcastiche alla donna 34enne col tempo si sono trasformate in vere e proprie offese e insulti fino alla violenta scritta.

Il presidente di Arcigay Varese, Giovanni Boschini, ha ringraziato chi ha presentato l’esposto: “Al paziente coinvolto va tutta la nostra solidarietà. Oltre alle sanzioni sarebbe utile anche avviare un percorso formativo e per questo ci rendiamo disponibili a collaborare con l’azienda ospedaliera per percorsi di educazione alle diversità, affinché a nessun altro paziente possa capitare nuovamente una disavventura simile” ha detto.