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Coronavirus, rischio lockdown per casi importati? Virologi in allarme

Coronavirus, c'è il rischio di lockdown?

"Tenere altissima la guardia", questo l'allarme dei virologi sul rischio di lockdown da Coronavirus a causa dei nuovi casi importati dall'estero.

Secondo i virologi, c’è il rischio di un nuovo lockdown da Coronavirus a causa dei casi d’importazione. “Sicuramente è importante tenere altissima la guardia rispetto a questi”, dice Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).

Coronavirus, rischio nuovo lockdown?

Un esempio di casi importati è quello delle persone arrivate a Roma dal Bangladesh ma anche Paesi come Perù, Brasile e Stati Uniti sono considerabili zone ad alto rischio di Coronavirus. “Non è semplice. Pensare che tutti coloro che arrivano poi rispettino la quarantena è oggettivamente complicato”, prosegue Andreoni, “C’è una grande circolazione di virus. Per cui è alta la probabilità che lo importiamo in Italia”.

Il virologo poi sostiene che, al contrario di quanto affermino alcuni suoi colleghi, il virus non è meno patogeno. “Non condivido, però se fosse vero va detto che queste persone arrivano da zone in cui il virus ha ancora un alto tasso di letalità. Rischiamo di disperdere i sacrifici della quarantena”, sostiene.

Le conseguenze dell’impennata di contagi

Nonostante questo, il premier Giuseppe Conte ha assicurato che, qualora la situazione contagi dovesse drasticamente peggiorare, non ci sarà un nuovo lockdown per l’Italia.

Non si può invece dire altrettanto dell’Australia, dove la crescita esponenziale di positivi ha fatto sì che Melbourne subisse una nuova chiusura per sei settimane. A Vittoria, città limitrofa, vivono oltre 6.6 milioni di persone e si sono registrati 127 nuovi casi: il Coronavirus ha poi iniziato a spostarsi.