> > Calitri, Maresciallo dei Carabinieri si suicida con colpo di pistola

Calitri, Maresciallo dei Carabinieri si suicida con colpo di pistola

Maresciallo Carabinieri di Calitri si suicida con pistola d'ordinanza

Tragedia a Calitri, dove un Maresciallo dei Carabinieri si è tolto la vita nel suo ufficio sparandosi un colpo con la pistola d'ordinanza.

Si suicida sparandosi con la pistola d’ordinanza: la tragedia a Calitri, in provincia di Avellino, ha per protagonista un Maresciallo dei Carabinieri. Andrea Angelo Apicella, 52 anni, era comandante della Stazione di Calitri. Si è tolto la vita martedì 7 luglio nel suo ufficio.

Maresciallo dei Carabinieri si suicida: il dramma a Calitri

L’uomo, che era sposato e senza figli, ha lasciato un biglietto scritto: “Mi scuso con mia moglie e con l’Arma dei Carabinieri“. A nulla è valso l’intervento immediato dei soccorsi: l’entità del colpo ha reso ogni tentativo di salvare l’uomo impossibile. Sul luogo del tragico fatto, presenti il comandante provinciale dei carabinieri, Massimo Cagnazzo, e il generale Maurizio Stefanizzi, comandante della Legione Carabinieri della Campania. Nessuno dei colleghi del maresciallo si sarebbe aspettato una cosa simile. Negli ultimi tempi, Apicella aveva anche partecipato ai festeggiamenti per il trasferimento del suo vice. I funerali si svolgeranno nel suo paese d’origine: Roccarainola.

Un altro Carabiniere suicida a Licata

Il tragico fatto è avvenuto circa due mesi dopo il suicidio di un altro Maresciallo. Il fatto è avvenuto il 14 maggio scorso a Campobello di Licata, in provincia di Agrigento: il giovane Carabiniere, 29 anni, si è suicidato anch’egli usando la pistola d’ordinanza. Sono tuttora ignari i motivi del suicidio. L’uomo si è tolto la vita nel bagno della caserma dove era in servizio, e dove i compagni hanno trovato il suo corpo. Il 29enne era stimato da tutto il comune. Per questo, tutta la cittadinanza si è stretta intorno alla famiglia in questo difficile momento.La drammatica decisione del giovane maresciallo ci lascia attoniti, e in rispettoso, addolorato silenzio” è stato il commento del sindaco di Campobello, Gianni Picone.

Il suicidio è l’atto finale di un grido di aiuto silenzioso che, al di là di ogni analisi statistica, rivela un disagio profondo e spesso sottovalutato.