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Piccioni decapitati sulla spiaggia a Ostia, Raggi: "Non ci fate paura"

La sindaca Virginia Raggi risponde ai piccioni decapitati a Ostia

La sindaca Raggi ha riposto a quelle che ritiene intimidazioni per aver concesso che le spiagge di Ostia siano libere. La sua dura risposta.

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, risponde a quelle interpretate come intimidazioni, come i resti di piccioni decapitati sul lido di Ostia. Per il Campidoglio, è un tentativo di boicottaggio delle spiagge libere. Non tutti, però, sono d’accordo.

 

La versione di Raggi sui piccioni decapitati a Ostia

Per il primo cittadino del Campidoglio, qualcuno sta rendendo ostile il tentativo di mantenere le spiagge di Roma accessibili a tutti. Per la sindaca, si tratta di “inquietanti episodi di boicottaggio e vandalismo” che si reiterano da tempo: “I bagni pubblici per disabili distrutti, le cabine incendiate, le paline per il distanziamento date alle fiamme, decine di siringhe messe in bella vista sulla riva. E poi i pezzi di vetro e chiodi nascosti sotto la sabbia per bucare le ruote dei nostri mezzi di pulizia dell’arenile“. L’ultimo episodio sarebbe un chiaro messaggio di sfida. Per questo, Raggi ha risposto: “Poche righe sui giornali, pochissime e isolate voci di chi pubblicamente si ribella a questi episodi di intimidazione. Non ci spaventate. Non ci fermerete“. Per il Campidoglio, l’iniziativa comunale mette i bastoni fra le ruote al consumo di eroina sul lido. Per alcuni, si tratta di un “nuovo complotto” dell’amministrazione capitolina che cela la negligenza nella pulizia delle spiagge.

Raggi, il Campidoglio e il rapporto difficile con Ostia

Non è la prima volta che la sindaca di Roma viene contesta per gestione capitolina di Ostia. Lo scorso maggio, Raggi è stata vittima di una brutale contestazione nel centro balneare da parte di alcuni commercianti spalleggiati da esponenti di CasaPound. La prima cittadina si era recata al mercato di via Orazio dello Sbirro, nel centro del comune sul litorale laziale, in occasione della riapertura di negozi, bar e ristoranti per la Fase 2. Le contestazioni non le hanno permesso di raggiungere il luogo. Raggi è accusata di strumentalizzare il territorio di Ostia per suoi fini personali e politici. Il territorio è un’area fortemente problematica, segnata da grandi ingiustizie sociali in cui è fortemente radicata la criminalità organizzata.

Per la sindaca gli ultimi episodi sono una manifestazione esplicita di dissenso: “Di una cosa sono però certa: non mi fermo, non ci fermiamo” ha risposto agli esecutori delle macabre azioni.