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Costringe ragazza a esibirsi nei locali di Roma: poliziotto a giudizio

Costringe ragazza a esibirsi nei locali di Roma, poliziotto a giudizio

È stato rinviato a giudizio il poliziotto che avrebbe adescato una minorenne costringendola a esibirsi nei locali di Roma. Il caso.

La notte, quando avrebbe costretto una ragazza a esibirsi nei locali di Roma, l’agente non rivelava mai di essere un poliziotto. Ora l’allora 35enne è stato rinviato a giudizio con l’accusa di pornografia minorile. L’accusa è avere adescato una 14enne che faceva esibire in alcuni locali della Capitale dichiarando che fosse maggiorenne.

Il poliziotto che portava la ragazza nei locali di Roma

La storia risale al 2017. L’agente e la 14enne si conoscono su un sito di dating. Dopo un incontro dal vivo, l’uomo avrebbe spinto la ragazza a farla esibire in alcuni club privé di Roma. Secondo l’accusa, il poliziotto sarebbe stato consapevole dell’età della ragazza, che si trattava, cioè, di una minorenne. Tuttavia, ai gestori dei locali diceva fosse 18enne. La ragazza si esibiva per l’uomo ed altri invitati selezionati. Il poliziotto faceva anche filmini e fotografie che inviava a una cerchia ristretta di amici. I video sarebbero poi stati inseriti anche su un sito per scambisti. A denunciarlo nel 2018 è stato il padre della ragazzina: quando ha scoperto che cosa stava facendo ha esposto denuncia alle Forze dell’Ordine. Ora l’uomo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di pornografia minorile. La ragazza, da poco maggiorenne, vive in una località segreta in Germania.

Il caso del poliziotto di Wimbledon

L’episodio ricorda la storia di Lee Martin-Cramp, l’agente che aveva conosciuto una giovane sull’app per appuntamenti Tinder violentandola dopo averla sedata. Dal fatto, avvenuto nel 2015, l’uomo ha sempre negato, e avrebbe detto alla giovane donna di “fingere che non fosse mai successo”. Il fatto era avvenuto mentre l’agente, di stanza a Wimbledon, era in vacanza per partecipare ad un matrimonio.

Sembra che prima dell’incontro la giovane abbia chiarito la situazione: “Non venire con l’aspettativa di fare sesso. Non faccio quel genere di cose con le persone che ho appena incontrato” gli avrebbe scritto invano. Questi e altri casi dimostrano i pericoli che possono nascondersi nel web per i ragazzi poco avveduti