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La seconda ondata di Coronavirus? Arriverà per colpa del meteo

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Il meteo inciderà sulla seconda ondata di Coronavirus: ma quali saranno le Regioni italiane principalmente colpite?

Su una possibile seconda ondata di contagi da Coronavirus sono concordi quasi tutti. Il prossimo mese di ottobre è indicato come crocevia per capire a che punto si è nella lotta alla pandemia mondiale. Mentre in Italia i numeri, fortunatamente, sono in decrescita – eccetto per qualche focolaio -, nel resto del mondo i contagi continuano ad aumentare. Ed è per questo che trova maggior valore la correlazione tra infezione e meteo: il Coronavirus trova terreno fertile quando il clima è autunnale.

A confermarlo sarebbe uno studio condotto da Massimo Ciccozzi, che si va a sommare ad altre teorie pubblicate dal Journal of Traslational Medicine: il Coronavirus in estate, in Italia, sta rallentando perché a causa del clima mite non si verifica il fenomeno del ‘droplet’, ovvero le goccioline emanate dalla bocca che si seccano immediatamente grazie alle elevate temperature. Il problema, invece, secondo gli esperti si presenterà in autunno quando una seconda ondata di Coronavirus sarà favorita dalle condizioni atmosferiche.

Meteo e seconda ondata di Coronavirus

Attenzione, perché se è vero che il clima può incidere sulla diffusione del Coronavirus va anche evidenziato come senza precauzioni – quali mascherine, distanziamento sociale e lockdown – l’estate italiana 2020 poteva essere a tutti gli effetti una vera e propria strage. Come spiegato anche dal professor Zella dell’Università del Maryland: “(…) Temperatura e latitudine emergono solo come un coadiuvante delle misure di lockdown e distanziamento sociale. Senza le misure sarebbe stata una strage ancora più impressionante”.

Il periodo che potrebbe favorire la diffusione della seconda ondata di Coronavirus viene chiamato in campo meteorologico ‘rottura estiva’: ovvero a cavallo tra settembre e ottobre. E l’Italia deve prestare molta attenzione perché rischia di tornare a una doppia velocità, già conosciuta lo scorso febbraio.

Quali sono le Regioni più a rischio?

Se la correlazione Coronavirus – meteo dovesse essere confermata per la seconda ondata si registrerebbe un’impennata di contagi in alcune aree specifiche del territorio. Anzitutto, nelle Regioni del Nord Italia quali Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna: a ottobre si registrano, di norma, temperature autunnali con pioggia e clima più freddo. Ciò favorirebbe la diffusione del Coronavirus.

Nel resto dello Stivale, invece, la rottura estiva si registra più tardi: nel Lazio, infatti, fino a fine ottobre il clima è abbastanza mite mentre, addirittura, nelle realtà del Mezzogiorno il primo vero freddo arriva solamente intorno al mese di novembre.