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Legava la figlia al seggiolone: arrestata 23enne di Catania

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La 23enne di Catania già in passato aveva minacciato di uccidere la figlia, scaraventandola contro l'auto dell'ex amante.

I Carabinieri di Catania hanno arrestato una 23enne che legava la figlia al seggiolone per 9 ore, mentre lei usciva di casa. La donna era già recidiva per altri violenti soprusi ai danni dei suoi altri due figli piccoli, ed è stata accusata anche di estorsione e uso indebito della carta di credito. A dare l’allarme ci ha pensato l’ex della donna, dopo che quest’ultima aveva minacciato di uccidere la figlia.

Quello di Catania è solo l’ultimo episodio – tutt’altro che isolato – di maltrattamenti in famiglia sui minori. Esistono però anche casi in cui un gesto apparentemente violento si rivela, in realtà, un vero e proprio salvavita, come nel caso di una madre che ha gettato il figlio di 3 anni dalla finestra per salvarlo dall’incendio che si è rivelato letale per la donna.

Legava e maltrattava la figlia: arrestata a Catania

I Carabinieri hanno fermato e posto ai domiciliari una 23enne di Catania che da tempo legava la figlia di due anni al seggiolone per oltre 9 ore. La donna è stata poi accusata di maltrattementi in famiglia, oltre che per furto in abitazione, estorsione e uso indebito della carta di credito.

Secondo quanto trapela dalle indagini, il quadro familiare della donna risulta complicato. La donna ha tre figli, due bambine di 5 e 2 anni e un maschietto di due mesi.

La 23enne avrebbe a più riprese colpito la figlia di due anni, rompendole due denti con un cucchiaio solo perché la bimba non voleva deglutire. Quando la bimba aveva solo 15 mesi, la donna l’aveva lancita contro il parabrezza dell’auto del suo ex amante. La 23enne voleva ricattare l’uomo che ha provveduto qualche mese dopo a denunciare la donna che aveva minacciato di uccidere la piccola: “L’ammazzo di botte e, se me la penso, una volte per tutte, la prendo e la butto dal balcone”.

Il Gip ha sospeso immediatamente la responsabilità genitoriale della donna. La 23enne, tossicodipendente, viveva con il suo compagno di 30 annni (anche lui ai domicilari per furto) nella casa dei suoi genitori. Già in precedenza alcuni testimoni avevano dichiarato che la donna aveva minacciato e maltrattato la madre del suo compagno.