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Sospesa l'ordinanza di abbattimento dell'orso JJ4 in Trentino

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È stata sospesa l'ordinanza di abbattimento dell'orso che in Trentino aveva aggredito padre e figlio durante un'escursione in montagna.

Il Tribunale ha deciso di accogliere il ricorso delle associazioni animalisti e per questo è stata sospesa l’ordinanza con la quale il Trentino aveva stabilito la cattura e l’uccisione di JJ4, l’orsa di 14 anni, la seconda più anziana di tutta la provincia. Alla base della scelta c’erano i fatti avvenuti il 22 giugno scorso quando l’animale aveva aggredito Fabio e Christian Misseroni, padre e figlio che stavano facendo un’escursione in un bosco sul Monte Peller e che hanno rischiato di essere uccisi.

Sospeso l’abbattimento dell’orso in Trentino

A dare notizia della sospensione dell’ordinanza è Lav, Lega anti vivisezione, con un post pubblicato sui propri profili social ufficiali in cui si legge: “Stop a operazioni nella Provincia di Trento. Il Presidente Maurizio Fugatti battuto, chiediamo ridiscussione gestione convivenza con plantigradi”.

Aveva fatto molto discutere la decisione del presidente della Provinicia Maurizio Fugatti che aveva emesso l’ordinanza di abbattimento ancor prima che venissero stabilite le esatte circostanze dell’attacco a padre e figlio da parte del mammifero. Non favorevoli all’uccisione dell’esemplare erano stati anche gli aggrediti Fabio e Chiristian Misseroni: “Siamo contrari perché abbiamo rispetto della montagna e degli animali che ci vivono, anche se siamo cacciatori – avevano dichiarato – Viviamo la montagna a 360 gradi, ma in pieno rispetto. Noi vogliamo sicuramente una gestione della presenza degli orsi più pulita possibile, ma il problema va necessariamente affrontato. Purtroppo nella nostra zona la popolazione degli orsi è satura, rispetto al nostro territorio: i plantigradi si stanno spostando sempre di più in paese, si ripetono gli avvistamenti frequenti vicino alle case, qualcosa va fatto”.