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Coronavirus, le difficoltà dei reduci: difficoltà respiratorie e debolezza

Coronavirus reduci

Deficit di equilibrio e debolezza sono solo alcune delle difficoltà riscontrate dai reduci dal coronavirus nel tentativo di tornare alla normalità.

Non è facile il ritorno alla normalità per i reduci dal coronavirus: i medici hanno spiegato che l’80% dei casi che hanno bisogno di una riabilitazione per riattivare cuore, muscoli e polmoni ha strascichi fisici e psicologici.

La palestra dei reduci dal coronavirus

A spiegarlo sono stati i pazienti di un centro di riabilitazione attivato a Genova per coloro che necessitano di un accompagnamento post dimissioni ospedaliere che affronta sia le conseguenze psicologiche della malattia sia quelle cliniche che possono interessare il cuore. I reduci dalla malattia hanno dovuto ammettere di aver incontrato delle difficoltà a rimettersi in sesto. Debolezza, deficit di equilibrio e difficoltà a respirare sono i sintomi più frequenti.

Rossano per esempio ha 63 anni e dovrebbe tornare al lavoro come anestesista entro due settimane ma ha dubbi sulla capacità di riuscire a reggere un turno di sette ore e mezza. Per tenersi in forma e tornare alla normalità svolge dei cicli sul tapis roulant e mano a mano il medico accanto a lui aumenta la pendenza: “Sembra di camminare in montagna, come facevo prima. Sto già meglio“.

Emanuele invece ha 42 anni e svolge esercizi per i pettorali. “Però ora fatico a respirare, ho un gran mal di testa. Dopo 2 mesi a letto devo ricostruire la muscolatura“, ha ammesso. Tra i pazienti di cui Repubblica ha raccolto le testimonianze c’è anche Remo, pensionato di 72 anni, che ha perso 20 chili. “Addio a un polmone. Non importa. Voglio ricominciare da capo“, ha spiegato.