> > Test sierologici: ad Albino il 42% dei casi testati è risultato positivo

Test sierologici: ad Albino il 42% dei casi testati è risultato positivo

test sierologici albino

Quasi la metà dei cittadini di Albino che si sono sottoposti ai test sierologici sono risultati aver avuto contatti con il coronavirus.

Dei 2.097 cittadini che si sono sottoposti ai test sierologici ad Albino dall’1 all’8 luglio 2020, il 42% è risultato positivo: il che significa che quasi la metà dei casi testati è venuta a contatto con il coronavirus durante l’emergenza sanitaria.

Test sierologici: 42% positivo ad Albino

Ad aver condotto la campagna di screening è stata l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo. I dati diffusi confermano come moltissimi soggetti abbiano contratto l’infezione senza che gli venisse diagnosticata. Tutti coloro che sono risultati avere gli anticorpi hanno poi effettuato il tampone per verificare se avessero o meno il virus in quel dato momento. Il 9% dei test, ovvero quelli di 83 persone, ha dato esito positivo. A processarli è stato il laboratorio dell’ ASST Papa Giovanni XXIII.

Dato quindi l’aumento di positività di persone asintomatiche, domenica 12 luglio in via prudenziale l’ATS eseguirà tamponi a tutto il quartiere Perola di Albino. Zona che conta circa 600 persone. Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo, ha dichiarato che i dati non devono comunque spaventare.

Abbiamo già iniziato a lavorare con il sindaco di Albino, gli uffici Regionali e avviato una collaborazione con l’Istituto Mario Negri. Nel giro di pochi giorni potremo sapere se questi tamponi contengono materiale virale in concentrazione così bassa da non doversi considerare pericoloso per la salute“, ha spiegato.

Della stessa opinione anche il sindaco di Albino Fabio Terzi che ha invitato a non fare allarmismi continuando comunque a rispettare le misure preventive di trasmissione del coronavirus fornite dalle autorità sanitarie. Vale a dire il distanziamento sociale, il lavaggio frequente delle mani, il corretto uso della mascherina e la comunicazione tempestiva al medico di medicina generale in caso sintomi.