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Paziente positivo all'acquapark? Scatta il tampone per il personale

Allarme in acquapark per un positivo

Un uomo die di aver passato la giornata in acquapark dopo la positività al tampone. Si indaga sulla veridicità della testimonianza.

I dipendenti di un noto acquapark di Aprilia dovranno sottoporsi al tampone per Coronavirus dopo che un 37enne ha raccontato di aver trascorso una giornata di relax a seguito di un test sierologico a cui era risultato positivo. L’Asl ha prontamente disposto i controlli mentre si cerca di appurare se la testimonianza fornita dal paziente sia vera oppure l’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, abbia mentito per non alzare sospetti sui suoi ultimi spostamenti in zona. Un nuovo allarme epidemiologico dopo l’esplosione di nuovi casi di covid nel Lazio.

Tampone per i dipendenti acquapark

I residenti di Aprilia e zone circostanti – a Formia sono stati individuati quattro sospetti casi di Covid dopo i casi di febbraio scorso – non dormiranno sonni tranquilli per il momento. I sospetti sull’uomo sono scattati immediatamente dopo che le indagini hanno accertato che l’uomo avesse dichiarato una residenza falsa presso un campo rom della capitale, per poi venire a conoscenza che lo stesso 37enne fosse domiciliato sì in un accampamento rom, ma in via dei Giardini ad Aprilia. Le Forze dell’ordine sono in queste ore all’opera per stabilire quelli che possono essere stati gli ultimi movimenti dell’uomo in zona al fine di determinare la catena di contagio Covid generata dagli stessi. I titolari dell’acquapark di Aprilia, che rimarrà comunque aperto, hanno intanto messo a disposizione degli inquirenti registri dei visitatori in cui non compare il nome dell’indiziato, motivo per cui la proprietà della struttura sta pensando di denunciare l’uomo che ha tirato in ballo il nome dell’acquapark al centro delle indagini.