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Coronavirus, bambina di 9 anni trovata positiva in provincia di Latina

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Una bambina di 9 anni è risultata positiva al coronavirus in provincia di Latina. Secondo i medici potrebbe essere stata contagiata a una cena.

Nella giornata del 13 luglio la Regione Lazio ha comunicato che una bambina di 9 anni è stata trovata positiva al coronavirus a Minturno, in provincia di Latina. Si tratta di una positività riscontrata nel contesto di uno screening effettuato su 25 persone che erano entrate in contatto con una famiglia di Formia contagiata dal Covid-19. Il nucleo famigliare, composto da padre, madre e due figli, aveva scoperto di essere positivo nella giornata dell’11 luglio e secondo gli ispettori della Asl locale avrebbe contratto il virus dopo essersi recati in una pizzeria nel comune di Gianola.

Coronavirus, bambina di 9 anni positiva

Stando alle indagini delle autorità sanitarie, la bambina di 9 anni contagiata darebbe la nipote della coppia di Formia e si sospetta che la piccola possa aver contratto il virus venendo in contatto con i propri cugini. Al momento la bambina è tuttavia in buone condizioni di salute e in conformità con le norme anti contagio è stata posta in isolamento.

Il contagi nella regione

Nelle ultime 24 ore sono stati 24 i casi di coronavirus registrati nel territorio della Regione Lazio, anche se il 92% di questi sono casi di importazione, cioè correlati a persone giunte dall’estero o contagiate da queste ultime. In questo contesto continua a destare particolare attenzione il focolaio presente all’interno della comunità bengalese di Roma, attualmente sottoposta a screening dalle autorità sanitarie per verificare la presenza di ulteriori casi positivi.

A tal proposito l’assessore regionale alla Salute Alessio D’amato ha dichiarato come la situazione non desterebbe particolari preoccupazioni: “La situazione della Comunità bengalese al momento è sotto controllo e non c’è alcuno motivo di allarme. L’attività si completerà questa settimana con la ricostruzione dei contatti stretti e dei tracciamenti dei viaggiatori di ritorno rimasti nel Lazio dei quattro voli speciali da Dacca, la gran parte dei quali già individuati e posti in isolamento. Un lavoro senza precedenti per dimensioni di indagine epidemiologica: ad oggi già effettuati oltre 5 mila tamponi”.