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Rapporto intimo in pubblico a Parma: scoperti aggrediscono gli agenti

Rapporto intimo in pubblico a Parma

La polizia li invita ad interrompere un rapporto intimo in pubblico a Parma e nasce una rissa.

Nella serata di venerdì 10 luglio, una coppia ha avuto un rapporto intimo in pubblico a Parma, nello specifico nel piazzale della Pilotta. Sul posto, dopo diverse segnalazioni, sono intervenuti gli agenti delle forze dell’ordine che però, una volta individuati gli esibizioni, sono stati aggrediti dagli stessi in quanto molto infastiditi dell’interruzione. La coppia è composta da due cittadini italiani, 46 anni lui e 35 lei.

Rapporto intimo in pubblico a Parma

Stando al racconto fornito dagli agenti intervenuti per porre fino all’atto in una zona frequentata da diversi minorenni, sarebbe stata la donna, inizialmente, ad avere un’atteggiamento decisamente aggressivo. All’invito a fornire le proprie generalità, si sarebbe scagliata contro la polizia ferrando loro calci e pugni. Una volta bloccata, la donna avrebbe richiamato l’attenzione del compagno invitandolo ad aiutarla per farla scappare. E a questo punto l’uomo avrebbe rivolto parole offensive oltre che minacciose agli operatori. Ne sarebbe seguita una colluttazione con l’uomo della coppia che cercava di far perdere l’equilibrio agli agenti per favorire la fuga della compagna. Solo dopo diversi tentativi, i poliziotti sono riusciti a dividere e bloccare la coppia di amanti. Sembra addirittura che la donna, una volta introdotta nella macchina della polizia, abbia iniziato a prendere a calci il vetro della vettura. L’uomo avrebbe invece tentato la fuga, facendosi spazio con calci e pugni. Solo l’intervento di una seconda volante ha permesso il fermo.

Condotti in questura i due sono stati posti in stato di arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale nonché denunciati in stato di libertà per il reato di atti osceni in luogo pubblico, mentre l’uomo è stato anche denunciato per i reati di oltraggio. Il pm di turno ha disposto gli arresti domiciliari per la donna e il trattenimento nelle camere di sicurezza della questura per l’uomo, in attesa del rito direttissimo. A conclusione dello stesso ai due è stato disposto l’obbligo di firma presso la questura quale misura cautelare in attesa del processo.