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Violenta e uccide la sua migliore amica: strangolata per un rifiuto

Violenta e strangola la migliore amica

Wesley Streete, giovane accusato dell'omicidio della sua migliore amica, nega tutte le accuse. Il caso ha colpito l'opinione pubblica inglese.

Lei gli dice di “no”: lui prima violenta, poi uccide la sua migliore amica. È quanto accaduto nel 2019 nello Staffordshire, Regno Unito. La vittima, la 20enne Keeley Bunker, è stata ritrovata priva di vita in un parco. Ora il suo migliore amico, Wesley Streete, è a processo per omicidio. In un anno, il presunto aggressore non si è mai dichiarato colpevole. Il caso ha scandalizzato l’opinione pubblica per i dettagli raccapriccianti della vicenda.

Violenta e uccide la sua migliore amica

I due ragazzi erano stati a un concerto e, stando al racconto di Streete, avevano bevuto. Il giovane ha dichiarato che, dopo la serata, ha accompagnato la ragazza a casa in automobile. Eppure tutti gli indizi vanno in un’altra direzione. Secondo gli inquirenti, il giovane, sentendosi rifiutato dalla sua migliore amica, l’avrebbe strangolata. Al suo invito a rimanere da lui, la 20enne avrebbe risposto che preferiva andare a dormire a casa sua. Il ragazzo, che pensava di passar la notte con lei, l’avrebbe violentata come reazione al rifiuto. Dopo l’atto, l’avrebbe strangolata. Quando, il giorno dopo, il corpo della giovane è stato ritrovato a Wiggington Park, non v’era dubbio che si fosse trattato di un’aggressione sessuale. Per il medico legale, la causa della morte è stata lo strangolamento. Il ragazzo, accusato di omicidio, si è smarcato da queste accuse. In attesa del verdetto del giudice resta l’amarezza per la vita interrotta della giovane.

Keeley aveva da poco compiuto gli anni e si apprestava a un colloquio di lavoro: ci teneva tanto a lavorare in quell’ambito, ma purtroppo tutto questo non le è stato possibile.