> > Vaccino per il Coronavirus: Moderna dà il via ai test clinici

Vaccino per il Coronavirus: Moderna dà il via ai test clinici

coronavirus vaccino moderna

Dal 27 luglio al via i test clinici sul vaccino per il Coronavirus di Moderna. Le ultime novità.

Cresce la speranza di avere un vaccino per il Coronavirus già entro fine 2020: l’azienda biotech Moderna ha annunciato che dal 27 luglio darà il via ai test clinici. La società, già lo scorso maggio, aveva annunciato importanti passi avanti: “Siamo molto, molto felici perché per prima cosa il vaccino è risultato generalmente sicuro – aveva dichiarato Stephane Bancel, amministratore delegato di Moderna -. Ma a essere davvero eccitante è stato il fatto di trovare anticorpi in quantità sufficienti per prevenire la malattia nei volontari”.

Coronavirus, novità sul vaccino di Moderna

L’azienda biotech americana Moderna, dunque, ha annunciato che il 27 luglio si entrerà nella fase finale dei test clinici per il suo vaccino anti Coronavirus, diventando la prima società al mondo a raggiungere questo importante traguardo. Il campione sarà composto da 30mila persone: metà riceverà una dose di 100 microgrammi, mentre l’altra metà assumerà una sostanza placebo. Lo studio di Moderna sul vaccino per il Coronavirus dovrebbe concludersi entro il 27 ottobre.

Intanto, sul tema è intervenuto anche il noto virologo americano, Anthony Fauci. Il membro più autorevole della task-force voluta da Donald Trump per combattere il Coronavirus negli Usa ribadisce come il vaccino per il Covid non arriverà prima del 2021: “Le prime dosi arriveranno entro il prossimo anno, anno e mezzo”.

Come funziona il vaccino

Il vaccino anti-Coronavirus del Moderna include un breve segmento di RNA copiato da una versione sintetica del virus riprodotta in laboratorio e comprende le istruzioni genetiche che permettono al Covid-19 di attaccare le cellule umane attraverso le spicole sul suo guscio esterno.

A differenza di altri vaccini anti-Coronavirus, quindi, questo non è ricavato da una forma indebolita del virus e non può causare i sintomi della malattia. La tecnologia ha il vantaggio di essere abbastanza rapidamente adattabile a nuove minacce virali, ma è del tutto inedita per il mercato.