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Lancet, rivelazione: "In Italia popolazione dimezzata nel 2100"

Lancet popolazione italiana

Secondo una rivelazione del Lancet, la popolazione italiana potrebbe dimezzarsi nel 2100.

The Lancet ha fatto una rivelazione incredibile: la popolazione potrebbe dimezzarsi entro il 2100. La popolazione mondiale potrebbe aver preso una strada che la porterà ad un cambiamento tra 40 anni. Il maxi studio di modellizzazione pubblicato su “The Lancet” svela che si raggiungerà un picco nel 2064, con 9,7 miliardi di persone nel mondo, ma in seguito la tendenza subirà un’eversione, scendendo a 8,8 miliardi a fine secolo, con diversi paesi che vedranno la popolazione dimezzarsi, come l’Italia. Secondo gli esperti dell’Institute of Health Metrics and Evaluation, entro il 2100, 183 paesi non avranno tassi di fertilità abbastanza alti da mantenere i livelli di popolazione attuale.

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La rivelazione dello studio su The Lancet

La popolazione italiana arriverà a 30,5 milioni nel 2100, ovvero più che dimezzata nel corso del secolo. Stessa cosa accadrà anche alla Spagna, mentre Regno Unito, Germania e Francia rimarranno tra i primi in classifica. Le previsioni sulla popolazione del Regno Unito parlano di 71 milioni di persone nel 2100, contro i 67 milioni del 2017, con un’aspettativa di vita che passerà dagli 81 agli 85 anni. Fra i 23 paesi dimezzati ci sono anche il Giappone e la Thailandia, mentre in Portogallo potrebbero esserci solo 5 milioni di persone. La ricerca ha usato i dati del Global Burden of Disease Study, con nuovi metodi di calcoli. LA fertilità è destinata a diminuire soprattutto nei Paesi che ora sono ad alta fertilità, come l’Africa sub-sahariana. La popolazione di questo paese, però, nel corso del secolo triplicherà per via del calo della mortalità

Si tratta solo di semplici previsioni, che is basano sulle varie modifiche che sta subendo il nostro mondo. Le politiche di immigrazione liberale potrebbero aiutare a mantenere i tassi di popolazione e crescita a livelli normali, nonostante la diminuzione della fertilità. Gli autori dello studio hanno spiegato che questo scenario “mette in luce le enormi sfide poste da una forza lavoro in calo, dall’elevato carico per i sistemi sanitari e il sostegno sociale rappresentato da una popolazione che invecchia, e l’impatto sul potere globale legato ai cambiamenti della popolazione mondiale”.

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Lo studio

Lo studio prevede dei grandi cambiamenti nell’età globale. Nel 2100 ci saranno 2,37 miliardi di over 65 nel mondo, rispetto a 1,7 miliardi di under 20. Gli over 80 supereranno gli under 5 e si prevede una diminuzione di bambini di questa età del 41%. Il numero di persone con un’età superiore agli 80 anni aumenterà di 6 volte.

Christopher Murray, direttore dell’Ihme, ha spiegato che lo studio offre ai governi l’occasione di ripensare alle loro politiche in materia di migrazione, forza lavoro e sviluppo economico. Stein Emil Vollset, primo autore dell’articolo, ha spiegato che il lato positivo del declino della popolazione è la riduzione di emissioni di carbonio e il minore stress sul sistema alimentare. I risultati suggeriscono che il calo del numero di adulti ridurrà i tassi di crescita del Più e potrebbe determinare cambiamenti importanti nel potere economico globale.