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Omicidio Cerciello, suocero sviene in Tribunale: famiglia terrorizzata

Suocero Cerciello sviene in aula, durante un'udienza sull'omicidio

Panico in Tribunale per l'omicidio Cerciello, il suocero sviene mentre ascolta la registrazione della voce del carabiniere.

Omicidio Cerciello, il suocero del carabiniere ucciso nel luglio 2019 sviene in Tribunale. L’uomo, assieme ai presenti, stava ascoltando l’audio di una telefonata registrata subito dopo l’aggressione. La figlia, disperata, assieme alla moglie di Mario Cerciello Rega, sono accorse per tentare di farlo riprendere.

Omicidio Cerciello, suocero sviene in Tribunale

“Papà, papà… Non pure tu, non mi lasciare…”, queste le grida terrorizzate della moglie di Cerciello alla vista del padre svenuto in aula. L’udienza è stata immediatamente sospesa per l’intervento dei soccorsi sul posto. Al processo era presente il collega che, la sera della morte di Cerciello, era di pattuglia con lui.

Andrea Varriale, questo il nome dell’agente, ha chiamato i soccorsi mentre il vicebrigadiere stava morendo per terra. L’audio che ha sconvolto il suocero, oltre a tutti i presenti, riporta la telefonata ai soccorsi e i gemiti di dolore di Cerciello, trafitto con 11 coltellate dal californiano Finnegan Elder Lee.

L’intercettazione di Elder Lee

Resa nota anche un’altra intercettazione telefonica, dello scorso 2 agosto, durante la quale Lee racconta al padre e al suo avvocato la versione dei fatti sull’omicidio Rega. “Vediamo due poliziotti che si avvicinano di nascosto da dietro e il tizio grosso mi placca, quello più piccolo raggiunge il mio amico”, dice il ragazzo, “Noi eravamo rivolti verso la direzione opposta e loro stavano avvicinandosi di soppiatto per venire verso di noi e poi mi sono girato e l’ho visto tipo a un metro da me poi mi ha placcato”. Secondo quanto riportato dalla registrazione, Finnegan Elder Lee sostiene di essersi difeso brandendo un coltello, perché il carabiniere lo avrebbe aggredito.