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Napoli: picchia la moglie incinta e le provoca un aborto

Napoli, picchia la moglie incinta

Napoli, picchia la moglie incinta e le provoca un aborto. Arrestato uomo di 29 anni, la donna era al settimo mese di gravidanza.

Dramma a Napoli, picchia la moglie incinta e le provoca un aborto. La donna era al settimo mese di gravidanza quando Angelo Esposito, 29 anni, si è accanito su di lei. La Squadra Mobile lo ha fermato nella serata del 14 luglio 2020, ora l’uomo è indiziato per maltrattamenti aggravati e lesioni pluriaggravate.

Napoli, picchia la moglie incinta

Il 13 luglio, il signor Esposito ha accompagnato la moglie all’Ospedale San Giovanni Bosco. I medici le hanno diagnosticato fratture multiple, ecchimosi su diverse parti del corpo. Ricoverata presso il reparto di Ginecologia, i successivi accertamenti clinici ne hanno certificato l’aborto: suo figlio era morto per le percosse subìte.

Secondo quanto si evince dalle indagini della Squadra Mobile, la signora era vittima di maltrattamenti fisici e psichici dal 2016, per mano del marito. Nel marzo 2020 questi è divenuto sempre più violento finché non l’ha segregata in casa, picchiandola quotidianamente.

Arrestato il marito violento

Accertata la colpevolezza di Angelo Esposito, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli ha emesso un decreto di fermo nei suoi confronti, con l’accusa di delitto. L’uomo è stato arrestato mentre si trovava nei pressi dell’Ospedale San Giovanni Bosco, dove la moglie era nel frattempo ricoverata, e accompagnato presso la Questura.

Purtroppo, non sono rari i casi di violenza domestica nei confronti di donne incinte. Un fatto simile ha avuto epilogo a gennaio 2020, con l’arresto di un uomo nella provincia di Reggio Emilia: picchiava regolarmente la moglie in gravidanza, davanti ai figli. Secondo quanto riportato dalle Autorità, le aveva inflitto bastonate, calci e pugni.