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Il Ministero della Salute, insieme all’Istituto Superiore di Sanità e alle singole amministrazioni regionali, ha diramato il bilancio dei contagi da coronavirus aggiornato a venerdì 17 luglio 2020. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 233 casi positivi, 11 decessi e 237 guarigioni/dimissioni in più.
Con queste cifre il totale delle persone diagnosticate positive dall’inizio dell’epidemia è salito a 243.967, quello relativo alle vittime a 35.028 e quello delle dimissioni/guarigioni a 196.483. Quanto invece al numero degli attualmente positivi presenti sul suolo nazionale esso ammonta a 12.456.
La stragrande maggioranza degli infetti, pari a 11.635, si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 771 sono invece ricoverati e 50 sono intubati in terapia intensiva. Rispetto al giorno precedente il primo è aumentato di 21 unità mentre il secondo è diminuito di 3.
I tamponi effettuati dallo scoppio della pandemia sono 6.154.259 per un totale di 3.692.257 casi testati. Quelli processati nel corso della giornata sono pari a 50.767. Nel complesso le diagnosi positive sono pari allo 0,45% dei test diagnostici giornalieri.
Quanto al dato territoriale, la regione più colpita rimane la Lombardia, che dallo scoppio della pandemia ha registrato 95.371 casi con un incremento giornaliero pari a 55 unità. Seguono poi Piemonte, Emilia-Romagna Veneto Toscana e Liguria che hanno tutte oltre 10 mila contagi.
Quattro regioni senza nuovi casi positivi
Sono quattro le regioni che non hanno registrato alcun caso positivo: Sardegna, Valle d’Aosta Molise e Basilicata. Ad esse si aggiunge la provincia autonoma di Trento.
L’Emilia-Romagna comunica un ricalcolo
La Regione emiliano-romagnola ha segnalato di aver eliminato 2 casi dal conteggio dei contagi totali in quanto ri-classificati come non-Covid. Ha specificato che si tratta di un soggetto di Ferrara e di uno di Parma.