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Violenza sulle donne, la campagna #iolochiedo di Amnesty International

Violenza sulle donne, Amnesty International chiede di adeguarsi

Un nuovo appello di Amnesty International all'Italia per contrastare la violenza sulle donne: "Però il cambiamento deve essere culturale".

Amnesty International chiede all’Italia di adeguarsi agli standard europei in merito alla legislazione per contrastare la violenza sulle donne. Lo fa con la campagna #iolochiedo.

Amnesty International contro la violenza sulle donne

In sostanza, l’organizzazione internazionale chiede che sia inserito l’elemento del consenso nell’articolo che regola il reato di stupro, risalente al 1996. Nell’articolo in questione, il 609-bis, si parla di uso della violenza, della minaccia, della forza o della coercizione, ma mai di esplicito consenso all’atto sessuale. Se inserito, questo elemento favorirebbe più giustizia fra le donne vittime di violenza. Le modifiche al Codice Penale chieste da Amnesty International presuppongono un radicale cambiamento culturale.

Il coronavirus e la violenza in casa

Come hanno denunciato le associazioni in difesa delle donne, durante il periodo di lockdown tante donne hanno fatto esperienza della loro vulnerabilità fra le mura domestiche.In Europa, 1 donna su 20 di età pari o superiore a 15 anni è stata stuprata, mentre 1 su 10 ha subito qualche forma di violenza sessuale. La fotografia italiana la fornisce Istat ed è relativa allo scorso anno: nel nostro Paese – secondo l’Istituto – c’è ancora l’idea che la donna sia responsabile della violenza. In merito al consenso, un passo normativo importante è la Convenzione di Istanbul: secondo il documento, “Il consenso deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto“.

Finora sono solo nove i Paesi europei in cui la legge definisce lo stupro come assenza di consenso, e sono: Regno Unito, Irlanda, Lussemburgo, Germania, Cipro, Belgio, Portogallo, Islanda, Svezia e Grecia. La Convenzione, firmata da Roma, otto anni fa, sia un monito a onorare l’impegno preso: è questo l’invito di Amnesty International.