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Coronavirus, tre migranti positivi a Udine: zona rossa per ex caserma

caserma udine

Il sindaco di Udine ha disposto la zona rossa per l'ex caserma Cavarzerani, dopo l'emersione di tre casi di coronavirus tra i migranti li ospitati.

Nella giornata del 21 luglio il sindaco di Udine Pietro Fontanini ha firmato l’ordinanza che dispone la zona rossa per l’ex caserma Cavarzerani, dopo che tre dei migranti li ospitati sono risultati positivi al coronavirus. La misura di contenimento era stata chiesta a gran voce dal presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e ora che è stata approvata è attivo il divieto di entrata e di uscita dall’ex edificio militare, ora riconvertito in centro di accoglienza e soprattutto di contenimento sanitario per i migranti che giungono nella regione.

Migranti positivi, caserma zona rossa

I tra migranti bengalesi trovati positivi nelle ultime ore fanno parte di un gruppo di 32 persone rintracciate dalla Polizia Stradale a bordo di un camper lo scorso sabato. I migranti, provenienti dall’Asia e giunti in Italia attraverso la rotta balcanica, erano stati fermati nei pressi dello snodo stradale di Palmanova e subito trasportati presso la caserma Cavarzerani di Udine, dove una volta giunti sono stati sottoposti a tampone e dove dovranno trascorrere 14 giorni di isolamento sanitario.

Intervistato da Rai News, il segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Nicola Tioni ha commentato: “Il rischio zero non esiste, ma i migranti provenienti dalla rotta balcanica prima devono trascorrere 14 giorni alla Cavarzerani e vanno portati in questura per le procedure di identificazione solo dopo la quarantena. Oltre al rischio sanitario, il Sap evidenzia che, con i colleghi costretti alla sorveglianza fiduciaria, il problema della carenza di personale si accentua”. Occorre tuttavia sottolineare come al momento del fermo, sia i 14 poliziotti che i 32 migranti indossassero tutti dispositivi di protezione individuale.

Il commento del presidente Fedriga

Sull’istituzione della zona rossa alla caserma Cavarzerani è intervenuto personalmente anche il presidente della regione autonoma Massimiliano Fedriga, che in una nota ha dichiarato: “In un contesto dominato ancora da forti incertezze rispetto all’evoluzione della pandemia è infatti fondamentale che le istituzioni si muovano con tempestività e sincronia per arginare ogni possibile nuovo focolaio e che, a tal fine, vengano disposte misure contenitive capaci di isolare le persone risultate positive a Covid-19″.