> > Carabinieri Piacenza, le foto della festa di Pasqua a casa di Montella

Carabinieri Piacenza, le foto della festa di Pasqua a casa di Montella

Carabinieri Piacenza, le foto della festa di Pasqua a casa di Montella

Sono state depositate agli atti le foto della grigliata organizzata da Montella in pieno lockdown nella sua villa assieme alla compagna.

Aumenta il fascicolo dell’indagine sui carabinieri di Piacenza: agli atti sono state depositate le foto della grigliata organizzata dall’appuntato Giuseppe Montella a casa sua. L’episodio risale a Pasqua, quindi in pieno lockdown quando, secondo dpcm, non era consentito aggregarsi .

Carabinieri a Piacenza, le foto di Montella agli atti

Nella sua villa a Gragnano Trebbianese, in provincia di Piacenza, il Carabiniere Giuseppe Montella organizzò una grigliata in pieno lockdown. Lo confermano numerose foto che sono state allegate nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla procura del capoluogo dell’Emilia. Secondo il racconto, lo scorso 12 aprile, l’uomo e altri nove amici, inclusa la sua compagna, avrebbero organizzato una grigliata nella sua villa. La festa viene anche segnalata da un vicino di casa. Quando, però, una pattuglia riconosce la casa dell’appuntato, ritorna in caserma. I dettagli della vicenda sono stati riportati dal giudice Luca Milani nell’ordinanza di arresto. Il magistrato riporta, inoltre, che il collega, Lorenzo Ferrante, l’indomani si scusava con Montella e decideva di non redigere alcun documento.

Montella grigliata

Le violazioni della condotta di Montella

L’episodio presenta aspetti ritenuti molto gravi. Innanzitutto, Montella avrebbe agito contro le disposizioni varate dal Governo per limitare il contagio. L’appuntato, al contrario, avrebbe agito come se nulla fosse. Le foto mostrano l’uomo alle prese con una grigliata e mentre si lascia ritrarre in un brindisi con la moglie. In secondo luogo, l’ordinanza di arresto rivela che l’appuntato Ferrante avrebbe fornito a Montella l’audio della denuncia anonima pervenuta alla caserma. Stando al dialogo fra i due riportato negli atti, Montella avrebbe chiesto informazioni in più sulla signora e Ferrante avrebbe detto tutto quello che sapeva.

L’associazione a delinquere dei Carabinieri

Ho fatto un’associazione a delinquere ragazzi. In poche parole abbiamo fatto una piramide, noi siamo irraggiungibili”. In quest’audio, Giuseppe Montella riferisce ai suoi colleghi della caserma Levante di aver creato un giro criminale nella caserma emiliana Levante. Una rete che coinvolgeva anche il traffico di droga locale: Montella e i suoi colleghi usavano la violenza per intimidire i pusher ed estorcere loro stupefacenti che poi rivendevano. Nell’inchiesta è stata essenziale la testimonianza di un militare che ha raccontato delle vessazioni a un uomo fermato per droga. Le intercettazioni telefoniche hanno fatto il resto. Leader di questa vera e propria rete criminale, Montella è ritenuto il responsabile di episodi che spesso sconfinavano nell’illegalità.

I ricavi dall’attività illegale consentivano a Montella di avere un tenore di vita molto alto. Mentre quell’impunità e quel rispetto da cosa mafiosa gli avrebbero concesso di tenere comportamenti eccezionali: come un party quando tutta l’Italia era in lockdown.