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Coronavirus, contagi in aumento: non si toccavano i 300 dal 18 giugno

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Dopo un trend in discesa, l'Italia si sta trovando a fare i conti con un aumento dei contagi da coronavirus: a preoccupare sono i focolai.

Per la prima volta dal 18 giugno l’Italia ha nuovamente superato la soglia di 300 contagi giornalieri nella giornata di giovedì 23 luglio 2020: l’aumento dei casi positivi di coronavirus è dovuto soprattutto ai focolai sviluppatisi in diversi territori. Mentre da giorni le regioni con zero infezioni quotidiane erano comprese tra 3 e 8, nella suddetta data solo la Valle d’Aosta è rimasta immune dal contagio.

Aumento dei contagi da coronavirus

A saltare all’occhio è in particolare l’incremento di positività in territori che prima ne registravano al massimo 5 come il Trentino che in quarantotto ore ha registrato 50 casi. Ma anche la Basilicata che, dopo essere rimasta Covid free per diversi giorni, ha dovuto fare i conti con 36 contagi di importazione relativi ad un gruppo di migranti.

Preoccupano anche i casi nel Lazio, 26 in una sola giornata di cui due riferiti a badanti rumene tornate in Italia e tre a cittadini risultati positivi dopo un soggiorno a Capri. Fortunatamente il primo cittadino dell’isola ha assicurato che la situazione è sotto controllo e che le autorità sanitarie hanno già provveduto a ricostruire i loro spostamenti.

Anche la Campania ha dovuto fare i conti con un aumento dei casi positivi, 16 in un solo giorno per un totale di 60 in una settimana. 28 in più rispetto a quella precedente, tanto che il governatore Vicenzo De Luca ha minacciato di chiudere i negozi dove clienti e personale non indossano la mascherina. Non va meglio in Emilia-Romagna dove è stato scoperto un nuovo focolaio in una struttura per anziani, e nemmeno in Abruzzo che dopo incrementi minimi ha visto aumentare i contagi di 10 unità.