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Coronavirus, salgono i contagi: i numeri non sono confortanti

Coronavirus salgono i contagi

Salgono i contagi di Coronavirus con numeri preoccupanti.

Salgono i contagi di Coronavirus e i numeri sono sempre meno confortanti. I nuovi casi giornalieri ieri erano 306, mentre una settimana prima erano 230. I posti letto in terapia intensiva si sono stabilizzati, ma c’è stato un lieve aumento. Si tratta di numeri molto bassi rispetto a quando c’è stato il picco della pandemia, ma preoccupano perché dimostrano che la discesa si è fermata. I decessi sono diminuiti, ma c’è la paura che con l’aumento dei positivi possano aumentare anche le vittime. Molti nuovi casi vengono scoperti grazie ad una campagna metodica di test sierologici incrociati con i tamponi, che consentono di trovare anche gli asintomatici.

Salgono i contagi di Coronavirus

Secondo le pagelle settimanali dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute non siamo in allarme rosso, ma l’epidemia è ancora in espansione e bisognerebbe cercare di fermarla ora, prima che possa diventare inarrestabile. La misurazione dell’Rt (indice di trasmissione del contagio), curata dalla fondazione Kessler, è pronta a confermare sei regioni sopra il valore critico di 1. Tra queste c’è la Liguria, visto il grande focolaio che si è sviluppato a Savona, il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Lazio, visti i nuovi focolai dovuti a casi di importazione, e il Piemonte.

L’andamento dell’Rt va considerato come una spia che invita a mantenere alta la guardia. Il problema è che durante l’estate si pensava di abbassare la curva dei contagi, in modo da arrivare all’autunno con zero contagi. Ci sono diversi fattori che stanno impedendo di raggiungere questo scopo. Per esempio, è stato sottovalutato il peso dei casi di importazione, che sono il 30% del totale dei nuovi positivi, ma ci sono anche gli assembramenti nelle spiagge, nelle piazze, i comportamenti poco prudenti. Tutto questo sta facilitando la circolazione del Coronavirus.