> > Attilio Fontana indagato, la verità in un bonifico di 250mila euro?

Attilio Fontana indagato, la verità in un bonifico di 250mila euro?

Il Governatore della Lombardia Attilio Fontana indagato

Attilio Fontana, indagato nel caso Camici in Lombardia, tranquillo sui social. Intanto spunta un suo bonifico che non lascia dubbi.

Sul caso camici in Lombardia il presidente Attilio Fontana, da poco iscritto nel registro degli indagati, si è sempre difeso sostenendo di “non saper nulla della procedura“che secondo la Procura di Milano avrebbe trasformato la fornitura di camici della ditta del cognato del Governatore da vendita a donazione. E che non sarebbe “intervenuto in alcun modo” in questa fornitura di 75.000 camici e 7.000 set sanitari in cui sono coinvolti il cognato Andrea Dini, titolare della ditta Dama, Filippo Bongiovanni, direttore di Aria, la centrale acquisti della Regione Lombardia, a cui si aggiunge Attilio Fontana indagato, al quale i magistrati contestano il reato di frode in pubbliche forniture, in concorso con i primi due. Ma – rivela il Corriere della Sera– è adesso spuntato un bonifico di 250 mila euro che Attilio Fontana, – attraverso un conto svizzero intestato al governatore e gestito da un trust – ha inviato proprio alla Dama del cognato Dini.

Caso camici, bonifico di Fontana

Fontana indagato dunque , ma occhio alla data: il 19 maggio, il giorno prima che Dini decidesse di trasformare la vendita del materiale sanitario in donazione, forse preoccupato che i 513.000 euro derivanti dalla fornitura possano interpretarsi come un’assegnazione senza gara in conflitto di interessi , un reato che i pm di Milano contestano al fratello della moglie di Fontana insieme al reato di turbata libertà di scelta del contraente, capo d’accusa simile per il direttore di Aria, Filippo Bongiovanni.

Fontana indagato, le dichiarazioni

Il presidente della Regione Lombardia Fontana ha da poco commentato via Facebook le notizie che lo vogliono al centro alla vicenda camici in Lombardia: “Da pochi minuti ho appreso con voi di essere stato iscritto nel registro degli indagati“. “Duole conoscere questo evento con le sue ripercussioni umane, da fonti di stampa” dichiara il Governatore lombardo, ribattendo fiducioso: “Sono certo dell’operato della Regione Lombardia che rappresento con responsabilità”.

Ma allora Attilio Fontana sapeva o non sapeva dell’operazione all’origine del caso camici in Lombardia scoperchiato da Report tra aprile e maggio scorsi? E sarebbe il bonifico la prova inconfutabile che non solo Fontana sapesse, ma, della fornitura della società del cognato – in cui la moglie di Fontana, non indagata, detiene il 10% societario – ne era invischiato fino al collo? I prossimi giorni saranno fondamentali per ricostruire le responsabilità di ciascuno degli indagati nella vicenda camici in Lombardia.