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Coronavirus, Rezza: "Focolai da paesi a forte rischio"

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Il direttore Giovanni Rezza afferma la stabilità dei contagi, ma invita a non abbassare la guardia per i focolai derivanti da paesi a rischio.

Nel rapporto settimanale presentato dal Ministero della Salute e dall’ISS, Giovani Rezza afferma che la maggior parte dei focolai deriva da paesi a forte rischio contagi, come Bulgaria e Romania. Si abbassa sotto i 40 anni l’età media dei contagi per via degli screening di fasce più basse. In sei regioni l’indice Rt sopra l’1.

Rezza: “focolai di coronavirus da paesi a rischio”

Il direttore della Prevenzione del Ministero della salute Giovanni Rezza ha presentato il report settimanale sul coronavirus, puntando l’attenzione sui focolai arrivati in Italia da paesi a forte rischio.

Il numero dei contagi rimane sostanzialmente stabile, ma occhio ai focolai stranieri: “Restano tuttavia diversi focolai di ampiezza variabile in quasi tutte le regioni e molti di essi sono causati da persone provenienti da paesi ad alta incidenza di coronavirus“.

In particolare, si fa riferimento alla nuova ordinanza che impone 14 giorni di quarantena per chi arriva dalla Bulgaria e dalla Romania.Per questo è necessario continuare ad avere comportamenti prudenti rispettare le distanze, indossare le mascherine e curare l’igiene personale“, ha commentato Rezza.

Scende l’età media

Nel report si legge anche come il numero dei contagi rimanga “nel complesso contenuto“, ma allo stesso tempo si abbassa l’età media dei casi sotto i 40 anni.

Questo è dovuto in parte alle caratteristiche dei focolai che vedono sempre un minor coinvolgimento di anziani, ma soprattutto per gli screening effettuati per casi asintomatici.

Sei regioni sopra Rt1

A livello nazionale si registra uan diminuzione dei casi diagnosticati, ma l’indice Rt rimane stabile sullo 0,95. Tuttavia, in sei regioni solo nella settimana dal 18-25 luglio l’Rt era superiore a 1.

Sale a 1,1 in Veneto, 1,14 in Emilia Romagna, 1,07 in Piemonte, 1,06 in Liguria e 1 in Lombardia. Rispetto alla scorsa settimana, si registrano anche regioni con Rt basso o addirittura nullo, come Calabria, Puglia e Molise. Stabili sotto l’1 anche Sicilia, Sardegna, Campania e Abruzzo.