> > Covid, Vespignani: "In Italia è sotto controllo, ma serve cautela"

Covid, Vespignani: "In Italia è sotto controllo, ma serve cautela"

Covid, Vespignani: "In Italia è sotto controllo, ma serve cautela"

Per l'informatico Vespignani, l'Italia sta affrontando bene i contagi di Covid. Diversa è la situazione di altri Paesi: "Serve sempre cautela".

Sui contagi di Covid-19, l’Italia è in una situazione sotto controllo, secondo Alessandro Vespignani, esperto di epidemiologia computazionale. Lo scienziato, che studia la dinamica del contagio di coronavirus nel mondo, invita però alla massima cautela.

Vespignani: “Il Covid in Italia è gestibile”

Una buona notizia quella data dall’esperto che lavora al Laboratory for the modeling of biological and Socio-technical Systems, presso la Northeastern University di Boston. Eppure, la lieta news è bilanciata dalla preoccupazione per la curva che sta salendo in Europa: “Dobbiamo mantenere bassa la curva, se vogliamo continuare a gestire bene l’emergenza“. In Francia e in Spagnac’è una recrudescenza del virus: ennesima dimostrazione che il circolo virtuoso non si mantiene da solo. Dobbiamo essere umili e continuare a lavorare. In particolare mi preoccupa il caso di Barcellona” aggiunge. Francia e Spagna, infatti, sono i due Paesi in cui il Covid-19 fa di nuovo paura. La Catalogna ha imposto la chiusura di discoteche, pub e locali nella speranza di far rientrare il contagio il prima possibile.

Il Covid nel mondo: attenzione su Brasile e India

In molte aree la situazione è un vero macello“. Usa parole forti l’esperto informatico per definire l’andamento dell’epidemia negli altri Paesi. In particolare, sotto osservazione sono sia il Brasile che l’India. Nella giornata del 25 luglio, il Paese dell’America Latina ha registrato oltre 51mila nuovi casi positivi. Secondo quanto riportato dalla Cnn, sarebbero in tutto 2,39 milioni gli infetti nel Paese. I decessi in una giornata sono 1.211. Qui il Covid-19 non si arresta.

Per Vespignani, la causa starebbe nella disattenzione dei più giovani, che conducono uno stile di vita diverso dalle persone più anziana. Per questo, aggiunge: “la cautela deve valere per tutti“.