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Covid, a Padova bimba positiva al centro estivo: aveva la febbre

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Caso di positività in un centro estivo di Padova: bambina, con febbre, è risultata infetta al Covid.

Ancora un caso di positività al Covid in un centro estivo: dopo quanto già registrato in Toscana, al Mugello, con un bambino e un animatore positivi e un altro piccolo da confermare (con bassa carica virale), scatta l’allerta anche nel patavino. A Mortise, provincia di Padova, infatti, una bambina che frequenta il centro estivo è risultata positiva al tampone: aveva la febbre e per questo motivo è stata sottoposta ai controlli di rito. Nella giornata del 27 e 28 luglio la struttura resterà chiusa e 80 persone si sottoporranno al tampone per cercare di circoscrivere il possibile focolaio.

Covid al centro estivo di Padova

A confermare il caso di positività al Covid al centro estivo della provincia di Padova è Elena Giacomini dell’associazione Pegaso, che organizza le attività all’interno del centro estivo al parco delle Farfalle. In un’intervista a un quotidiano locale la Giacomini ha spiegato come i sintomi nella piccola siano emersi lunedì 20 luglio. La situazione è sotto controllo anche grazie alla correttezza della madre che, oltre ad avvertire il centro estivo, ha tenuto a casa la bambina: “Il pediatra ha sottoposto la bambina al tampone. Venerdì la famiglia ha ricevuto la notizia che la piccola risultava contagiata”.

Le attività del centro estivo della provincia di Padova, comunque, dovrebbero riprendere senza alcun problema nella giornata del 29 luglio. La bambina, invece, ha ancora un po’ di febbre ma la situazione sembrerebbe sotto controllo. Intanto, il Comune di Padova è a lavoro per garantire un piano di sicurezza per reperire spazi da mettere a disposizione per i più piccoli: “La ripresa delle attività educative e formative costituisce uno degli obiettivi della nostra amministrazione – ha riferito Cristina Piva, assessore alle politiche attive della Giunta veneta – che ha cercato in tempi brevi di definire quelle che erano le prime criticità e ora sta cercando di trovare tutte le possibili soluzioni logistiche ed operative”.