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Jesolo, movida e Coronavirus: tantissimi giovani ammassati nei locali

Coronavirus, movida di Jesolo fuori controllo

Jesolo, la situazione movida durante il Coronavirus desta preoccupazione. Sono centinaia i giovani assembrati nei locali notturni.

La movida Coronavirus a Jesolo sembra aver preso una brutta piega. Nonostante le linee guida anti contagio richiedano il rispetto del distanziamento, sui social network sono numerosi i video che mostrano centinaia di giovani ammassati nei locali notturni, mentre ballano.

Movida e Coronavirus a Jesolo

Lo scorso fine settimana, in due delle discoteche più famose di Jesolo, qualcuno ha girato dei video nei quali si vedono tantissimi ragazzi e ragazze assembrati, senza mascherina. I gestori dei locali si erano impegnati affinché ci fosse il rispetto delle norme, anche attraverso i canali social network ufficiali. Ad esempio l’ingresso, con capienza ridotta, era consentito solo a chi avesse acquistato la prevendita e all’entrata era prevista la misurazione della temperatura corporea.

La mascherina, come da norme, era obbligatoria solo all’interno mentre all’esterno vigeva la regola del distanziamento sociale, eppure nessuno l’ha rispettata. I video che mostrano queste violazioni hanno fatto scoppiare una bufera in rete, molti si sono lamentati delle persone che non hanno seguito le regole e della gestione da parte degli organizzatori.

La parola ai titolari delle discoteche

“Avevamo organizzato un livello di controlli altissimo per tutta la serata con cartelli, plexiglass, percorsi delimitati a terra, misurazione della temperatura e il doppio del personale di sicurezza. Abbiamo fatto del nostro meglio ma non tutti hanno rispettato le regole”, ha dichiarato uno dei titolari, “Stiamo però parlando di un numero limitato di persone, per un breve periodo e solo nella sala che ha il tetto aperto, quindi non è un locale completamente chiuso“.

Secondo quanto riportano, durante la serata diverse volte dal microfono della consolle si è invitato i clienti al rispetto delle norme. “Nei video si vedono molte persone vicine, alcune di spalle, però non si vedono ad esempio gli addetti alla sicurezza che stavano tutto intorno alla pista e impedivano ad altre persone di accedere a quell’area”, ha specificato il gestore di uno dei locali.