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Si è suicidato in carcere il rapper Jhonny Cirillo: lutto a Scafati

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Si è suicidato in carcere Giovanni Cirillo, in arte Jhonny: il rapper aveva solo 23 anni. Lutto a Scafati.

Lutto nel mondo della musica in Campania, più precisamente a Scafati: la comunità salernitana piange la dipartita del rapper Giovanni Cirillo, in arte Jhonny. Il ragazzo, di soli 23 anni, si è suicidato in carcere. Di origini somale, ma scafatese d’adozione, Jhonny cercava il riscatto della propria vita attraverso la musica. Il peso del ritorno in cella deve essere pesato come un macigno sulla coscienza di Cirillo. L’artista somalese era finito nel carcere di Fuorni, a Salerno, dopo una rapina in una farmacia: due settimane fa il termine degli arresti domiciliari e il ritorno in prigione. Domenica 27 luglio il gesto estremo: Jhonny Cirillo si è suicidato in carcere, trovato senza vita dai suoi compagni di cella.

Jhonny Cirillo suicidato in carcere

Inizialmente sottoposto alla misura cautelativa dei domiciliari, Jhonny era già evaso quattro volte costringendo le autorità competenti a disporre il trasferimento in carcere; lo scorso 20 luglio era stato condannato a quattro anni di reclusione per la rapina. Secondo quanto riferito dalle cronache locali, Jhonny Cirillo aveva già mostrato segnali di malessere tant’è che il direttore del carcere salernitano aveva accordato dei colloqui con lo psicologo.

Gli amici e gli artisti della scena rap di Scafati ricordano così il compianto Jhonny Cirillo: “Ed ora silenzio! Giovanni Cirillo non è più! È il tempo del silenzio sui social e sui giornali! Come è morto? lo abbiamo ucciso noi. Ogni volta che lo abbiamo giudicato per il colore della sua pelle; ogni volta che lo abbiamo giudicato per le sue azioni dimenticando la sua malattia; ogni volta che è stato indicato sui giornali come il ‘rapper della rapina’ dimenticando il dolore della famiglia. Ad Angela ed Antonello la nostra stima e il nostro abbraccio: avete fatto di tutto! Lo avete partorito decine di volte. Ora è nelle mani di Dio. Giovanni Cirillo. Figlio nostro”.