> > Coronavirus, a Latina preoccupa possibile focolaio indiano

Coronavirus, a Latina preoccupa possibile focolaio indiano

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Un indiano rientrato dal suo Paese e risultato positivo al Coronavirus fa scattare l'allerta focolaio a Latina. La situazione.

Un caso positivo fa scattare l’allerta focolaio “indiano” da Coronavirus a Latina. La situazione a Bella Farnia, zona alle porte di Sabaudia, area in cui vive una folta comunità di indiani, non sempre in condizioni abitative conformi, rischia di diventare allarmante: ad aver innescato il possibile focolaio è un cittadino indiano rientrato dal proprio Paese e risultato positivo. Sono 11.300 gli indiani appartenenti alla comunità, ma si può arrivare fino a 20mila con i soggetti non in regola. Ciò potrebbe convertirsi in un’autentica bomba a orologeria per la Regione Lazio che teme un nuovo vasto focolaio da Coronavirus.

Coronavirus, a Latina focolaio indiano?

Per questo motivo, al drive-in fuori dal Mattia Goretti di Latina, si sono presentati centinaia di indiani per potersi sottoporre al tampone e scoprire se sono affetti o meno dal Covid. Secondo quanto ricostruito dall’Asl, grazie alla collaborazione del soggetto positivo, è importante che si sottopongano a controlli tutte quelle persone che hanno preso parte a una funzione religiosa indiana a Latina alla quale ha partecipato anche il ‘paziente 0’ del possibile nuovo cluster.

“Abbiamo paura – rivela Gurmukh Singh, capo della comunità del Lazio – all’inizio non c’erano stati problemi, ma dopo i primi casi di chi era rientrato dall’estero ci siamo preoccupati e ci siamo messi a disposizione della Asl. Abbiamo fatto i video, chiesto la collaborazione, e hanno risposto in tanti”. La Regione Lazio, per contenere quanto possibile il presunto focolaio, va incontro a chi lavora nei campi: mercoledì 29 luglio saranno raggiunti da una “squadra” della Asl che sarà proprio a Bella Farnia per 400 test sierologici.