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Ostia, bambino venduto in spiaggia: "Denutrito, non parla con nessuno"

Ostia, bambino venduto in spiaggia: era sotto choc

Emergono nuovi dettagli sul caso del bambino venduto in spiaggia a Ostia dal padre: il piccolo era sotto choc, malnutrito e sporco.

Emergono nuovi dettagli sulla terribile vicenda del bambino venduto sulla spiaggia di Ostia dal padre. Il piccolo, di origini rom, era comprensibilmente sotto choc mentre il padre cercava di cederlo ai bagnanti, come fosse un oggetto. Indossava solo un paio di mutande ed era malnutrito, sporco, piangeva disperatamente.

Ostia, bambino venduto dal padre

Qualcuno ha chiamato la Polizia che, giunta sul posto, ha recuperato il bambino di 3 anni. Non parla e il team di psicologi e medici assegnati a lui stanno cercando di capire se il mutismo sia legato a qualche patologia pregressa o allo stato di grave choc dovuto all’episodio della spiaggia.

Subito scortato in ospedale, la mamma, la nonna e la zia del piccolo hanno provato a raggiungerlo ma non è stato loro concesso, almeno per il momento. Ora è affidato ai servizi sociali mentre il padre è sotto arresto con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile e resistenza a pubblico ufficiale. Anche lui non parla, tra le mura del carcere: ha solo dichiarato di essere di etnia rom e di avere 23 anni.

Un bambino trattato come merce

L’uomo risiedeva nel complesso Le Salzare, sul lungomare degli Ardeatini, dove spesso si sente parlare di smaltimento illegale di rifiuti, spaccio e roghi tossici sotto gli appartamenti. In questa zona degradata vivono soprattutto persone di origini rom e bosniache, che vivono in condizioni critiche soprattutto a livello igienico-sanitario.

Da quest’area, il 23enne è partito col figlio alla volta di Ostia, per provare a venderlo ai bagnanti, chiedendo in cambio soldi come compenso per abusare di lui. Un passante, del quale non riportiamo il nome, ha dichiarato che l’uomo gli avrebbe rivolto la seguente domanda: “Vuoi avere rapporti con lui?”, indicando il bambino.