> > Bimbo venduto dal padre, mamma estranea ai fatti: "Mi fidavo di lui"

Bimbo venduto dal padre, mamma estranea ai fatti: "Mi fidavo di lui"

bimbo venduto a Ostia

La mamma del bimbo rom di 3 anni venduto a Ostia dal padre si dichiara estranea ai fatti: "Non sospettavo nulla". Il Tribunale ha nominato un tutore.

Emergono nuovi dettagli nella vicenda del bimbo venduto in spiaggia a Ostia dal padre. Il bimbo, trovato in condizioni pessime, è stato affidato a un tutore. La madre, una 18enne rom, si è dichiarata estranea ai fatti: stando a quanto dichiarato dalla giovane donna, il papà del suo bambino è riuscito a tenerla all’oscuro del piano che stava architettando.

Bimbo venduto a Ostia: mamma all’oscuro

“Mio marito mi aveva detto che avrebbe portato nostro figlio a fare una passeggiata, invece ha cercato di venderlo. Mi fidavo di lui”. A dirlo è la madre del bimbo di tre anni, offerto ai bagnanti per sesso in cambio di denaro. Il padre, artefice del folle gesto, si aggirava sul lungomare Amerigo Vespucci di Ostia. L’uomo è stato arrestato domenica 26 luglio. Lui e la compagna risiedono nel complesso popolare Le Salzare di Ardea.

Intervistata da Il Messaggero, la donna, madre anche di un secondo bambino, ha spiegato che padre e figlio in diverse occasioni erano usciti insieme e lei non aveva mai nutrito alcun sospetto nei confronti dell’uomo.

Dopo il ricovero del bimbo in ospedale e l’arresto del coniuge, la donna ha chiesto di poter incontrare suo figlio. Un incontro protetto, che si terrà sotto la sorveglianza di agenti e militari. Prima della visita però, la donna dovrà aspettare l’esito del tampone: solo qualora risultasse negativa al coronavirus, potrà entrare presso la struttura ospedaliera nella quale si trova il bambino.

Il piccolo è stato trovato denutrito e in condizioni igieniche pessime. Per questo motivo, i soccorritori hanno ritenuto necessario il ricovero in ospedale, avvenuto nella mattinata di domenica. Il bambino non parla, non dice neppure “mamma” e “papà”. Al momento è sotto osservazione, curato da una rete di medici, infermieri e psicologi. Intanto il Tribunale dei Minori ha nominato un tutore, in attesa che ne valuti l’affido, e il magistrato sta passando al vaglio la posizione dei genitori. I due sono giovanissimi, entrambi italiani di etnia rom.

Nonostante le sue dichiarazioni, restano sospetti attorno al ruolo della madre in questa triste vicenda. Tuttavia, la 18enne continua a dichiararsi all’oscuro dei comportamenti del marito. Il padre è in carcere a Regina Coeli, in attesa dell’udienza di convalida. Su di lui grava l’ipotesi di sfruttamento della prostituzione minorile. L’uomo rischia così di perdere la patria potestà.