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Covid a Roma: netturbini Ama in malattia per evitare i positivi

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A Roma i netturbini Ama si sono messi in malattia di massa per paura di contrarre il Covid nel periodo più critico dell'emergenza.

Per paura di contrarre il Covid si sono dati malati in massa: si tratta dei netturbini ‘Ama’ di Roma che ha costretto la partecipata della Capitale a dover ricorrere – nonostante gli ingenti debiti – a società private per poter raccogliere l’immondizia nelle case dei cosiddetti positivi o possibili tali (ovvero coloro i quali si sono trovati in situazione di quarantena obbligatoria). Il caso è emerso lo scorso marzo quando si sono registrate centinaia di assenze – tutte per malattia – tra gli operatori Ama del porta a porta. Come riferisce Il Messaggero c’è un’inchiesta della stessa azienda con un documento a firma di Marco Casonato, dirigente tecnico della partecipata.

Covid a Roma: netturbini Ama in malattia

“L’improvviso incremento delle percentuali di assenze del personale di Ama operante i servizi del porta a porta delle utenze domestiche, in misura superiore alle possibilità di copertura tramite maggiore operatività della forza lavoro presente, pur a fronte della rimodulazione delle frequenze di passaggio”. Ciò ha comportato importanti difficoltà per l’azienda che è stata costretta ad arruolare altri addetti alle pulizie (incrementando la quota dei 7200 operatori). Ciò ha portato a una spesa di 607mila euro in più rispetto a quanto previsto in bilancio. Soldi che si tramutano in tasse per i cittadini di Roma Capitale.

Numeri alla mano, l’azienda Ama di Roma fa sapere come nel primo trimestre dell’anno, il tasso di malattia per i netturbini ha superato il 20,3% in tempi di Covid; 1 dipendente su 5 non si è presentato al lavoro, senza contare i riposi settimanali e le ferie. Imponente la crescita di assenze per malattia: +48% rispetto alla fine del 2019. Nel secondo trimestre (aprile-giugno), il tasso di assenze è rimasto sopra al 20% con una riduzione della quota malattia in favore dei congedi per Covid-19.