Chiara Nava Il caldo africano arriva in Italia, con temperature che raggiungeranno i 40 gradi. Sarà una settimana davvero rovente per il nostro Paese, che sarà investito dal caldo africano per via dell’alta pressione dell’Anticiclone Nord-Africano. Le temperature saranno comprese tra i 31 e i 36 gradi con picchi che potrebbero arrivare a 40 gradi, soprattutto al Centro Sud. Non ci sarà nessuna tregua neanche di notte, con minime che non scenderanno sotto i 22 gradi.
Caldo africano in Italia
Il caldo africano arriva in Italia.”Con il caldo il livello del Po e le colture sono a rischio” è l’allarme lanciato dalla Coldiretti. “Sono crollati del 24% i livelli del Po a fine luglio rispetto allo stesso periodo del 2019 mentre i maggiori laghi del Nord, che servono a dissetare i campi della pianura padana, dove si produce un terzo del Made in Italy agroalimentare nazionale, sono in affanno su valori ben al di sotto della media, mentre sono in forte deficit da mesi i bacini del centro-sud. Il Po al Ponte della Becca (Pavia), alla confluenza con il Ticino, è crollato a 2,84 metri sotto lo zero idrometrico e l’Autorità di bacino ha evidenziato il rischio di un apporto idrico non sufficiente per le colture. Intanto la riduzione delle portate del fiume ha provocato un aumento della risalita dell’acqua salata del mare verso l’interno del delta aggravando il rischio di inaridimento dei terreni” si legge in una nota.
Anche nel Centro Italia la situazione è molto grave. L’associazione ha evidenziato che i bacini nelle Marche hanno perso un milione di metri cubi di acqua in una settimana, scendendo a 43 milioni. Lazio, Abruzzo e Sardegna per fortuna stanno resistendo. Al Sud la situazione è molto critica in Sicilia e in Puglia, dove le riserve di acqua sono scese sotto i 118 milioni di metri cubi, e in Basilicata. “Con l’innalzamento delle temperature crescono i timori per scottature e bruciature su frutti ed ortaggi e diventa più difficile il lavoro di raccolta. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali” ha continuato la Coldiretti.
