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Coronavirus, nomi falsi dei clienti al ristorante: positive 3 persone

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I clienti lasciano nomi falsi al ristorante: 3 camerieri positivi al coronavirus.

Emergono nuovi dettagli in merito al ristorante della Costiera Amalfitana, nuovo focolaio della Campania. La struttura non si trova a Vico Equense, come era erroneamente comunicato anche al governatore Vincenzo De Luca nella giornata di ieri, 29 luglio, ma a Massa Lubrense. Inoltre i dipendenti risultati positivi sono 3 e non 6 e sono tutti asintomatici. Al di là di questi dettagli, su cui è stata fatta confusione, resta il fatto dei nomi falsi lasciati dai clienti per essere conservati nei registri. Il risultato è che ora è impossibile rintracciarli per ricostruire a pieno i contatti dei positivi.

Coronavirus nomi falsi al ristorante

Il ristorante è Lo Scoglio (noto anche come “Tommaso”) di Marina del Cantone, a Massa Lubrense, frequentato spesso da vip e che tra i clienti ha annoverato Gianni Agnelli, Naomi Campbell, Rino Gattuso e molti volti noti del mondo dello spettacolo e di quello dello sport. Lì il 17 luglio si sono fermati a pranzo e a cena alcuni giovani romani provenienti dal Cilento e poi diretti a Capri, alcuni dei quali sono risultati positivi al coronavirus una volta rientrati a Roma. I dipendenti del ristorante sono stati sottoposti ai controlli in seguito alla comunicazione dell’Asl di Roma, che ricostruendo gli spostamenti della comitiva aveva individuato la struttura della Costiera Amalfitana. I tre camerieri sono stati sottoposti alla quarantena e i locali sono stati sanificati, mentre il test ha dato esito negativo per altri 25 dipendenti del ristorante.

Resta però il nodo dell’impossibilità di ricostruire i contatti per la questione dei nomi falsi. Quando l’Asl ha provato a rintracciare le persone che sono state nel ristorante contemporaneamente ai romani e nei giorni successivi, infatti, ha scoperto che diversi dei nomi annotati sui registri erano falsi. Sbagliate le generalità, inesistenti i numeri di telefono. “Se andiamo in un ristorante e chiediamo le generalità – ha sottolineato Vincenzo De Lucaquesto ci serve perché, in caso di pericolo, l’autorità sanitaria può telefonarti a casa e dirti che sei andato a fare una cena in un momento in cui c’erano tre positivi”.