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Scuola, rivoluzione Dad: le linee guida pensate dal Governo

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Nuove linee guida del mondo della scuola per regolare la Dad: cosa cambierà in futuro in caso di nuovo lockdown?

Il rischio di dover tornare a usufruire della Dad come unico mezzo di insegnamento è tangibile. Se dovesse essere confermata nei fatti la seconda ondata di Coronavirus nel periodo autunnale, con il ritorno al lockdown, il Ministro Azzolina non ha alcun dubbio: si tornerà alla Didattica a Distanza. Una mossa che però non convince molto insegnanti e sindacati. Ed è per questo che il Governo Conte ha pensato di varare alcune linee guida per dettare regole ferree su un campo non disciplinato dai contratti scolastici. E come riporta La Repubblica nell’edizione cartacea del 30 luglio, il periodo febbraio-maggio appena vissuto, per il mondo della scuola, non sarà replicato nonostante la Dad.

Scuola, le nuove regole della Dad

Ma quali sono queste linee guida per la didattica a distanza? Nel documento, una bozza inviata ai sindacati, si fa riferimento ad alcune regole da seguire in caso di nuovo lockdown. Almeno 20 ore di attività sincrona settimanale per ogni gruppo alle scuole superiori; almeno 15 ore per le primarie e 10 per le prime classi delle elementari. Stesso discorso per la scuola dell’infanzia che avrà una Dad ma limitata a videochiamate e videoconferenze.

Con queste linee guida si danno norme attraverso cui i dirigenti scolastici potranno costruire gli orari degli insegnanti e scegliere di “compattare” due materie diverse nel corso della lezione. Chi usufruisce della Dad avrà un orario ridotto a 45 minuti. Per quanto concerne i voti, invece, quelli a schermo avranno lo stesso valore di quelli in presenza. Uno studente a cui tocchi la settimana a casa, potrà essere interrogato “in sincrono” dalla docente in aula. Le attività scolastiche, inoltre, non devono incidere sull’economia familiare.