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Chi era Willis Carrier: l'inventore dell'aria condizionata

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"Benedetto l'inventore dell'aria condizionata", una frase detta miliardi di volte per ringraziare colui che rende le estati meno sofferenti.

Nelle giornate afose estive, quando un filo d’aria non tira neanche pregando, l’unica salvezza è il sistema di raffreddamento. E spesso ci si ferma a esclamare: “Benedetto sia l’inventore dell’aria condizionata!”. Se è questo che vi state chiedendo sedetevi comodi perché adesso vi spiegheremo per filo e per segno perché bisognerebbe erigere una statua a Willis Haviland Carrier. Già, è proprio lui l’uomo che nel 1902 ebbe la brillante intuizione di inventare l’aria condizionata. Il suo sogno era quello di controllare l’ambiente climatico interno. Nato ad Angola, New York, nel 1877, a soli 25 anni ebbe il colpo di genio.

L’inventore dell’aria condizionata

Carrier, diventato ingegnere alla Cornell Univerisity nel 1901, fu assunto come progettista di sistemi di riscaldamento per l’asciugatura di caffè e legname in una fabbrica produttrice di stufe e sistemi di ventilazione (la Buffalo Forge). Ma l’intuizione per inventare l’aria condizionata arrivò in piena estate: era il 17 luglio 1902 quando nella stazione di Pittsburgh notò un particolare che gli consentì di realizzare questo meraviglioso oggetto.

Willis Haviland Carrier, infatti, scrutò la foschia e intuì che avrebbe potuto asciugare l’aria facendola passare attraverso l’acqua. Risultato? La nebbia. Intuì, allora, che avrebbe potuto creare aria con all’interno una quantità specifica di umidità. Ci mise un anno e nel 1903 la sua invenzione, per controllare l’umidità, giunse a compimento.

La storia dell’aria condizionata

Willis riconobbe fin da subito che il clima, il comfort e le esigenze produttive avrebbero definito il valore del sistema di climatizzazione. Sin dall’inizio, cominciò a sviluppare una rete di clienti, distributori e fornitori internazionali. Il successo dei primi impianti in Europa e Asia confermarono la brillante intuizione.

Il primo impianto d’aria condizionata domestico, però, ebbe luce solo nel 1914: Carrier ne installò uno in una casa a Minneapolis (Minnesota). Fino a quel momento, infatti, gli impianti di aria condizionata erano usati solo ed esclusivamente negli ospedali pubblici americani. Nel 1915 fondò la Carrier Corporation: l’azienda che negli anni – anche grazie ai passaggi in Giappone e Corea del Sud – diffuse i benefici dell’aria condizionata a uso domestico in tutto il mondo.

La grave crisi del 1929 e la cosiddetta ‘Grande Depressione’ rallentò l’utilizzo domestico dell’aria condizionata. Ma il modello ‘Igloo’ di Carrier, presentato all’Esposizione Universale del 1939, offrì ai visitatori uno sguardo sul futuro dell’aria condizionata. Per un periodo, però, la fabbrica si dovette riconvertire per realizzazione di armamenti bellici a causa della Seconda Guerra Mondiale.

I primi gas pericolosi

Ma non è tutto oro ciò che luccica: le sostanze gassose utilizzate nei primi condizionatori (quali clorometano e ammoniaca) erano altamente tossiche e l’accidentale rottura dei compressori poteva essere fatale. Si dovettero attendere oltre vent’anni (era il 1928) per vedere sostituiti questi gas con i clorofluorocarburi, derivati dal metano e conosciuti sotto l’unico nome di freon, che hanno ottime proprietà refrigeranti e sono innocui per l’uomo ma che, come ben sappiamo, sono molto dannosi per l’ambiente.