Debora Faravelli Argomenti trattati
Come tutti i giorni il Ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le amministrazioni delle singole regioni, ha diramato il bilancio dei contagi da coronavirus aggiornato a lunedì 3 agosto 2020. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 159 casi positivi, 12 decessi e 129 guarigioni/dimissioni.
Con queste cifre il totale delle persone diagnosticate positive dall’inizio dell’epidemia è salito a 248.229, quello relativo alle vittime a 35.166 e quello delle dimissioni/guarigioni a 200.589. Quanto invece al numero degli attualmente positivi presenti sul suolo nazionale esso ammonta a 12.474.
La stragrande maggioranza degli infetti, pari a 11.699, si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 734 sono invece ricoverati e 41 sono intubati in terapia intensiva. Rispetto al giorno precedente il primo dato è aumentato di 26 unità mentre il secondo è diminuito di 1.
I tamponi effettuati dallo scoppio della pandemia sono 6.940.801 per un totale di 4.131.535 casi testati. Quelli processati nel corso della giornata sono pari a 24.036.
Quanto al dato territoriale, la regione più colpita rimane la Lombardia, che dallo scoppio della pandemia ha registrato 96.337 casi con un incremento giornaliero pari a 25 unità. Seguono poi Piemonte, Emilia-Romagna Veneto Toscana e Liguria che hanno tutte oltre 10 mila contagi.
Cinque regioni senza casi positivi
Sono cinque le regioni che non hanno registrato alcun caso positivo, ovvero Marche, Friuli Venezia-Giulia, Calabria, Valle d’Aosta e Basilicata. Quelle che hanno riscontrato incrementi minimi compresi tra 1 e 5 unità sono Liguria (+2), Campania (+4), Sicilia (+3), Umbria (+1), Sardegna (+2) e Molise (+2). Ad esse si aggiunge la provincia autonoma di Trento (+2).
Il ricalcolo del Friuli Venezia-Giulia
Il Friuli Venezia-Giulia ha segnalato, a seguito di una verifica interna sulla correttezza e completezza dei dati, di aver aggiunto un decesso occorso il 22 giugno e non precedentemente comunicato. Ha inoltre specificato che 6 casi positivi originariamente indicati come casi da screening, in realtà derivano da un sospetto diagnostico.
