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Gemellini strangolati dal padre: non erano stati sedati

Mario Bressi

Secondo i risultati dell'autopsia, Mario Bressi non avrebbe sedato i bambini prima di ucciderli, come si era ipotizzato in un primo momento.

Elena e Diego (entrambi 12 anni), i gemellini strangolati dal padre, non erano stati sedati al momento dell’omicidio. Questo è quanto emerso dai primi risultati dell’autopsia effettuata sui due corpicini. Inizialmente, si pensava che il genitore, Mario Bressi (45), li avesse sedati prima di porre atto al duplice crimine. Un’ipotesi che, come riportato dal Giorno, non ha trovato conferme nel risultato degli esami autoptici. Il primo a essere ucciso sarebbe stato il piccolo Diego intorno alle 22:30 del 26 giugno. Il ragazzino non si sarebbe accorto di venire ucciso dalla persona di cui più si fidava: il suo papà. Due minuti dopo sarebbe stata uccisa la sorellina Elena. Sul collo della bambina sono state rinvenute delle ecchimosi: è plausibile pensare che la 12enne potrebbe essersi accorta di ciò che le stava succedendo. Mario Bressi ha stretto le mani al collo di entrambi i bambini, fino a fratturargli l’osso tiroide.

Gemellini strangolati: un omicidio premeditato

L’omicidio avente come vittime i giovanissimi Elena e Diego sarebbe stato premeditato. Questa è la conclusione da parte dei carabinieri, con il coordinamento del pm Andrea Figoni e dal procuratore capo Antonio Chiappani. La sera del duplice omicidio, Mario Bressi, che si trovava in villeggiatura coi figlioletti, ha preparato loro la cena, come se fosse una serata come tante.

Mario Bressi: i messaggi deliranti

Mario Bressi ha ucciso i figlioletti dopo averli messi a letto. Il 45enne ha vagato per diverso tempo, per poi gettare i cellulari dei bambini in una campana di rifiuti a poca distanza da casa. In seguito ha iniziato a mandare messaggi deliranti alla moglie Daniela Fumagalli da cui si stava separando, scrivendole su Whatsapp: “Prenderò il volo, domani avrai problemi ben più grossi della mensa dei bambini”.