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Nuovo ponte di Genova, Conte: "Lo Stato ha mostrato il suo volto migliore"

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L'enunciazione dei nomi delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi ha dato il via all'inaugurazione del nuovo ponte di Genova.

È iniziata ufficialmente intorno alle 18:30 del 3 agosto l’inaugurazione del nuovo Ponte di Genova, che sarà aperto al traffico a partire dal successivo mercoledì 5. Durante la cerimonia, che è stata aperta dall’enunciazione dei nomi delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, il viadotto è stato ricoperto con i colori della bandiera italiana e di quella di San Giorgio, mentre dopo gli interventi delle istituzioni le Frecce Tricolori si sono stagliate nei cieli del capoluogo ligure.

Inaugurazione del nuovo ponte di Genova

A prendere parola per primo in occasione dell’inaugurazione del nuovo ponte di Genova è stato il sindaco di Genova Marco Bucci, che nel suo intervento ha voluto sottolineare l’enorme lavoro fatto in questi ultimi due anni: “Oggi io posso dire a tutti voi che ce l’abbiamo fatta, siamo riusciti a fare cioè che avevamo promesso 18 mesi fa e ne siamo orgogliosi. […] Queste cose non devono succedere più, dobbiamo essere noi amministrazioni in grado di far si che queste cose non debbano succedere più. Genova non dimenticherà questa tragedia”.

Successivamente ha preso la parola il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, poche ore prima aspramente criticato dall’ex ministro alle infrastrutture Toninelli per aver a detta di quest’ultimo voluto una celebrazione in pompa magna che non si addiceva alla solennità del momento: “Questa celebrazione si appoggia tra due frasi molto semplici, una è “mai più” e l’altra è “sempre così”. “Mai più” perché qua dobbiamo prendere un impegno per il paese, non deve accadere mai più. E poi “sempre così” perché dobbiamo fare in modo che questo sacrificio non sia stato vano.

Le parole di Renzo Piano

Dopo il presidente ligure è arrivato il turno del senatore a vita Renzo Piano, progettista del ponte, che ha affermato: “Oggi è un giorno di intensa commozione. In questo posto ci siamo smarriti due anni fa, e oggi qui noi ci ritroviamo. […] I muri non bisognerebbe costruirli, ma i ponti sì, bisognerebbe farne tanti. Costruire un ponte è un gesto di pace. Parlando da genovese di nascita, Piano ha poi aggiunto: “Io auguro a questo ponte di essere amato, sia adottato dalla gente e diventi rapidamente parte della loro esistenza quotidiana. Credo che sarà amato perché questo ponte è semplice è forte, come questa città”.

In precedenza Renzo Piano aveva dichiarato come questa opera fosse straordinaria: “Il ponte di Genova è un cantiere straordinario, miracoloso: si stanno montando pezzi da 1,800 tonnellate. Dovevamo finire per il 27 giugno, c’è stato qualche rallentamento ma grazie al lavoro di tutti, dal commissario al manovale, sarà un segno di quello che riescono a fare gli italiani”.

L’intervento di Giuseppe Conte

Nel prendere la parola, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottolineato come il ponte sia un simbolo contemporaneamente di forza e leggerezza: “Questo lavoro è frutto dell’energia creativa dl genio italico. Il merito va alla squadra italiana, mossa dalla necessità di reagire alla tragedia. […] Genova deve ripartire e lo fa da qui. Lo stato ci insegna con questa realizzazione che riesce a mostrare il suo volto migliore quando le sue articolazioni agiscono in sinergia nel perseguire l’interesse comune”.

Il premier ha in seguito come il ponte possa contribuire a creare una nuova unità, riavvicinando i cittadini italiani allo Stato: “Oggi Genova riparte forte della sua operosità, come ha fatto in tanti momenti della sua storia, confidando nella forza del lavoro. Mostra un Paese che, a dispetto degli stereotipi, sa rialzarsi, che sa tornare a correre”.