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Covid, volontari in spiaggia a Napoli: "L'impegno venga valorizzato"

Covid volontari in spiaggia a Napoli

I volontari in spiaggia a Napoli per l'emergenza Covid: "Le risorse ci sono, valorizzateci".

L’emergenza coronavirus ha imposto la necessità in molti comuni balneari di intensificare i controlli anche nelle spiagge libere. Sono i cosiddetti guardiani anti covid, spesso volontari, che hanno il compito di informare i bagnanti sulle norme anti-covid, sul distanziamento sociale e su come ridurre i rischi senza rinunciare alla tintarella. Il quotidiano la Repubblica ne ha intervistato uno, Giovanni Pagano, 36 anni, ex operaio del settore fotovoltaico, rimasto senza impiego e reclutato dal comune di Napoli insieme ad altri 45 disoccupati per svolgere il servizio. Sono tutti volontari, ex lavoratori di pubblica utilità che tirano avanti con il reddito di cittadinanza ma che in attesa di un lavoro hanno deciso di prestare la propria opera gratuita, anziché restare a casa.

Covid, l’appello dei volontari in spiaggia a Napoli

“Svolgiamo più che altro un’opera di informazione e sensibilizzazione – spiega Pagano – di certo non possiamo spostare di peso i bagnanti in caso di assembramenti“. Pagano è di Chiaiano ed è delegato del sindacato autonomo Usb. Gli altri volontari del mare hanno un’età che va dai 50 ai 60 anni. Dalle 8,30 alle 18 sono di turno su quattro spiagge libere della città: a San Giovanni a Teduccio, nel lido Delle Monache a Posillipo, alla Rotonda Diaz e a largo Sermoneta. Chiediamo che il nostro impegno sia valorizzato. La Città metropolitana ha le risorse grazie al piano strategico per la valorizzazione delle coste”.

Il progetto del Comune è entrato in vigore lo scorso 29 maggio, quando la giunta di Luigi de Magistris ha adottato il Piano comunale per la fruizione in sicurezza delle spiagge libere scattato in conseguenza delle misure di distanziamento dovute all’emergenza da Covid19. Per informare i cittadini sulle misure da rispettare, il Comune ha individuato, attraverso un bando pubblico, le associazioni Anta ed ex Apu che presidiano a rotazione gli arenili con lo scopo di “mantenerli agibili e sicuri per i fruitori, di concerto con l’autorità portuale che è l’attuale gestore degli arenili” sottolinea l’assessora alla Salute, Francesca Menna. “Ci siamo preoccupati di mantenere fruibili le spiagge libere consapevoli dell’aumento dei prezzi dei lidi privati e della difficoltà economica derivata dall’interruzione delle tante attività lavorative durante il lockdown – spiega Menna – andare al mare con la famiglia, soprattutto in questi giorni di caldo eccezionale, è un diritto che non si poteva negare. Con questa delibera abbiamo stabilito il numero massimo di presenze contemporanee per ogni spiaggia e le modalità di comportamento da mantenere. Queste informazioni, inoltre, grazie al supporto dell’autorità portuale, sono state tradotte in cartelli che sono presenti su tutte le spiagge cittadine”.