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Inail: oltre 50mila denunce per contagi covid sul lavoro

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Dall'inizio della pandemia, sul posto di lavoro si sono registrate oltre 50mila denunce all'Inail per contagi di covid. Il picco nel Nord-Italia.

L’Inail ha rivelato 51.363 denunce di contagi covid sul posto di lavoro dall’inizio della pandemia. Sono 276 i decessi registrati, con ben 24 nel mese di luglio. L’età media degli uomini si aggira intorno ai 59 anni, ma per le donne la fascia d’età media si abbassa alla soglia dei 47 anni.

Contagi Covid sul lavoro: le denunce all’Inail

Giungono dati preoccupanti sul versante dei contagi covid sul posto di lavoro: a fine luglio, l’Inail ha registrato 51.363 denunce, con 276 decessi dall’inizo della pandemia. I casi mortali registrano l’83,3% di uomi con età media di 59 anni. Se si guarda alle donne, la fscia d’età scende a 47 anni, creando un’inversione di tendenza.

Nel solo mese di luglio, sono stati segnalati 1377 casi, con 24 decessi. Dai dati rielaborati, la maggior parte delle denunce proviene dal Nord Italia: 56,3% dal Nord-Ovest, 24,2% dal Nord-Est. Seguono il Centro (11,8), Sud (5,7) e il solo 2% delle Isole. Come prevedibile, la Lombardia comanda questa tragica classifica del Nord, con il 36,2 % dei casi e il 2,8% dei decessi totali.

Categorie più colpite

Il settore più colpito rimane quello della Sanità e assitenza sociale (ospedali, case di cura, riposo, cliniche) dove si attesta il 23,4% dei decessi, ma soprattutto quasi l’80% dei contagi totali. Seguono i servizi di sorveglianza, di vigilanza, ristorazione, call center e pulizia, anch’essi esposti al contagio.

Nello specifico, nel settore sanitario, il computo del 40% dei casi denunciati riguarda la categoria professionale dei medici (10%), operatori socio-sanitari (21%), infermieri (62%), barellieri e personale non qualificato (4,7%)