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Lecce, multa per due locali a Marina di Nardò: nessun distanziamento

Lecce, multa per due locali a Marina di Nardò: nessun distanziamento

Mentre il ministro Speranza richiama i giovani alla responsabilità, a Nardò due locali della movida sono stati chiusi.

L’estate a Nardò (provincia di Lecce) può essere salata: almeno lo è per due locali, che sono stati multati perché non rispettavano il distanziamento sociale e i camerieri non indossavano la mascherina. Per uno dei due, è stata perfino imposta la chiusura.

A Nardò (Lecce) locali multati per trasgressione

Hanno trasgredito alle norme anti-Covid imposte al livello regionale e nazionale. Per questo, due club della movida di Nardò hanno ricevuto una multa salata. Per uno è stata persino disposta la chiusura. Dopo poche ore dal discorso del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle tre regole da adottare per mantenere l’allerta coronavirus bassa nel Paese, i due locali hanno contravvenuto proprio alle regole. I controlli sono stati coordinati dal vicequestore Sabrina Manzone. Sulla base delle indagini, nei locali erano evidenti ingenti assembramenti di persone. Costoro non portavano nemmeno la mascherina, anzi erano senza dispositivi di protezione. Non solo: stando a quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, anche i barman, i camerieri e il personale di sala non indossava i dispositivi di protezione, obbligatori per norma.

Allerta nei locali: il monito di Speranza

Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, i giovani sono il principale veicolo del coronavirus in questa fase di lenta ripresa. I dati scientifici lo dimostrano: si è abbassata l’età di coloro che contraggono il virus e, nella maggior parte dei casi, si tratta di asintomatici. Per il ministro, urge una sensibilizzazione da parte delle generazioni più giovani. In un’intervista a La Stampa, punta il dito a locali, discoteche, luoghi di movida dove le norme del distanziamento sociale non vengono per nulla rispettate. Per il ministro si tratta di una situazione seria, da non sottovalutare. Lo dimostrerebbe l’innalzamento dei casi positivi a 400 nelle ultime 24 ore.

Davanti all’innalzamento della curva epidemiologica, per Speranza deve restare la linea del rigore, perché – come ha avuto modo di dire – “Il rischio zero non esiste“.