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Galli: "Aumento dei casi di coronavirus? Sono focolai isolati"

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Aumento dei casi di coronavirus in Italia, Galli: "Sono dovuti a focolai isolati".

Il primario dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha commentato i dati sul coronavirus diffusi dalla Protezione civile che sottolineano un aumento sostanziale dei casi, saliti di 552 unità in 24 ore. La posizione dell’infettivologo, da sempre dalla parte di coloro che non intendono sottovalutare il virus (si era schierato ad esempio contro le teoria ottimistiche di Zangrillo e il convegno dei negaziosti in Senato), è in questo caso rassicurante: “I numeri attuali dei contagi sono dovuti a focolai isolati”, ha detto in un’intervista al Quotidiano Nazionale.

Galli sull’aumento dei casi di coronavirus

Attenzione però a non sottovalutare la situazione: “Teniamo alta l’attenzione per evitare sorprese”, ha aggiunto Galli. Il primario ha spiegato come l’età media dei contagiati si sia abbassata perché gli anziani, oggi, stanno più attenti. Di conseguenza, si è abbassato il tasso di mortalità: “Meno anziani malati, significa meno morti”. Oggi, secondo l’infettivologo, i nuovi contagi sono dovuti principalmente a focolai aziendali e alla movida: “Si tratta di persone che hanno frequentato luoghi affollati nel tempo libero o si sono contagiati a lavoro”.

L’Italia, seppur con contagi in aumento, può vantare ancora una condizione migliore rispetto ai paesi che la circondano. Questa la spiegazione di Galli: “Tutto sta nella capacità di individuare tempestivamente la presenza del virus. Non è ancora il momento in cui possiamo permetterci treni e mezzi di trasporto stipati”, una raccomandazione che spinge anche il medico a chiedere che in vista della riapertura delle scuole vengano trovati mezzi di trasporto alternativi.