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Coronavirus, sindaci preoccupati: stretta di Ferragosto

Coronavirus

Sicilia, comuni che chiudono gli arenili e sindaci che vogliono chiamare l'esercito. Nello Musumeci al lavoro su nuove misure

Dati non confortanti quelli sui contagi da coronavirus in Sicilia. Il tutto a pochi giorni da Ferragosto. La situazione sta mettendo in ansia le principali autorità quali sindaci, prefetti, ma anche titolari di attività. Limitare gli assembramenti il 15 agosto, tra assembramenti, uscite di massa e movida (come è sempre stato) non sarà sicuramente un’impresa facile. Di conseguenza ci sono comuni che hanno deciso di chiudere gli arenili, primi cittadini che minacciano di chiamare l’esercito e gestori di stabilimenti balneari preoccupati.

Coronavirus, possibili restrizioni a Ferragosto

Ruggero Razza, assessore alla Salute della regione Sicilia, ha dichiarato: “Chiediamo più attenzione ai cittadini, soprattutto ai più giovani”. Razza ha proseguito affermando che a forza di vedere il famoso video negazionista “Non ce n’è Coviddi” parecchi hanno creduto all’assenza del coronavirus nel territorio, ma non è così. L’assessore ha confermato come il presidente della regione, Nello Musumeci, sia al lavoro su nuove misure restrittive. L’ultimo bollettino reso noto ha mostrato il trend negativo: 28 positivi. Nove di questi sono migranti. L’epicentro rimane Catania dove l’Asp ha registrato 10 nuovi positivi.

I sindaci terrorizzati

Dopo i ragazzi che sono risultati essere positivi a Catania e in provincia di Ragusa, i sindaci hanno paura che il coronavirus possa accelerare il suo corso, tramite la movida. Il primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, ha per esempio, disposto la chiusura delle spiagge di Maganuco e Modica per la notte di San Lorenzo e Ferragosto. Il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, ha invece aumentato i controlli.