Debora Faravelli Doveva rimanere in isolamento e invece ha frequentato gli amici e si è recato nei due locali che possiede: così un imprenditore di Vercelli ha dato il via ad un focolaio di coronavirus che ha già fatto contare 38 casi positivi tutti asintomatici.
Focolaio di coronavirus a Vercelli
L’uomo, rientrato da Santo Domingo, avrebbe dovuto rimanere in quarantena dopo che un passeggero dell’aereo su cui aveva viaggiato era risultato positivo. Invece ha continuato la sua vita come se nulla fosse, uscendo con gli amici e stando nelle discoteche di sua proprietà, poi chiude dal sindaco della città Andrea Corsaro.
Per rintracciare tutti i suoi contatti l’Asl locale si sta facendo aiutare da una task force regionale in modo che le operazioni vengano velocizzate e si riesca a risalire al più presto alle persone che hanno incontrato lui e tutti coloro che sono finora risultati infetti. Si tratta per lo più di cittadini appartenenti alla comunità domenicana che è solita frequentare i locali.
La Regione è fiduciosa sul fatto che il cluster possa essere contenuto. Ma il primo cittadino di Vercelli starebbe pensando ad un’ordinanza che disponga l’obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto. Dopo aver chiuso i locali e sospeso un concerto in programma, ha infatti spiegato che quando il focolaio sarà fermato gli eventi riprenderanno ma “con la possibilità di obbligo della mascherina negli spazi aperti. L’esigenza di cautela e di precauzione passa davanti alla volontà di dare sollievo estivo alla popolazione: in questo momento è necessario usare il massimo della prudenza“.
