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Viviana Parisi: il percorso dall'autostrada al luogo del ritrovamento

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Un passaggio per un terreno accidentato e il raggiungimento di un traliccio: il percorso di Viviana Parisi dopo la fuga dall'autostrada.

Mentre proseguono incessantemente le ricerche del figlio di Viviana Parisi, sono molti i gialli che gli inquirenti stanno cercando di risolvere per ricostruire la dinamica che l’ha portata alla morte: tra questi il percorso che ha fatto dall’autostrada, e precisamente dal luogo in cui ha avuto un incidente, al traliccio dove è stata trovata senza vita.

Il percorso di Viviana Parisi

I due punti distano in linea d’aria 500 metri mentre la strada che li separa, non difficile da compiere, è lunga 1 km e mezzo. Stando alle prime ricostruzioni la donna, abbandonata la sua Opel grigia all’interno della galleria Pizzo Turna sulla A20, si sarebbe infilata tra il guardrail e la colonna portante di un cancello, scendendo su un terreno accidentato. La logica avrebbe invece suggerito di optare per un altro vincolo.

Dopo qualche centinaio di metri, Viviana avrebbe incontrato una strada asfaltata circondata da alberi e macchia mediterranea. L’avrebbe quindi percorsa in discesa fino ad arrivare nei pressi del traliccio che regge i cavi dell’energia elettrica dove le unità cinofile l’hanno trovata morta. Probabilmente si è arrampicata sull’impalcatura, dato che il suo corpo era a pancia in giù e con una scarpa sola mentre l’altra si trovava all’interno del perimetro del traliccio.

Il buco di 20 minuti

C’è un altro mistero che riguarda il percorso svolto dalla donna, ovvero il buco di 20 minuti tra l’uscita in autostrada a Sant’Agata e il successivo rientro. Gli investigatori si stanno infatti chiedendo cosa abbia fatto in quel lasso di tempo e soprattutto se avesse con sé il figlio o se l’abbia affidato a qualcuno.